Fiat ha preso una decisione che non arriva inaspettata: riportare sul mercato la Tipo con motore diesel. Dopo un periodo in cui la spinta verso l’elettrico sembrava irreversibile, il marchio italiano ha deciso di rispondere alle richieste del mercato con un’opzione tradizionale ma affidabile. Un ritorno del diesel che riflette una realtà complessa: la transizione energetica non è lineare come si potrebbe pensare.
Crisi dell’elettrico e vendite in calo
Da una parte ci sono i freddi numeri, tanto cari a Tavares. Ebbene, le immatricolazioni di maggio 2024 hanno rivelato un calo del 6,7% per Stellantis in Europa, con una diminuzione delle vendite di auto elettriche, causato anche dall’abbandono degli incentivi in Germania.
Questo trend ha spinto Fiat a riconsiderare la sua proposta. Se da un lato molti costruttori stanno abbandonando i motori tradizionali in favore di soluzioni completamente elettriche, dall’altro Fiat ha osservato una domanda persistente per i diesel, ritenuti ancora validi e convenienti da molti consumatori.
Ecco allora che la decisione di riproporre la Tipo diesel riflette una comprensione pragmatica del mercato. Mentre la transizione verso i veicoli elettrici continua, i consumatori manifestano ancora una forte preferenza per i veicoli diesel, considerati più affidabili e più semplici da utilizzare nel breve termine.
Fiat Tipo, il motore è il diesel Multijet II
La Fiat Tipo, che sembrava destinata a scomparire dai listini a causa delle nuove normative sui dispositivi di sicurezza, è stata riproposta con il classico motore diesel Multijet II da 1.6 litri e 130 cavalli al momento esclusivamente nella versione berlina.
Questo modello è stato aggiornato per includere i sistemi di assistenza alla guida (Adas) richiesti dalle nuove normative, permettendo alla Tipo di rimanere competitiva e sicura. Questi includono il mantenimento della corsia, l’intelligent speed assist ed il cruise control, rendendo il veicolo sicuro e adatto alle esigenze moderne dei consumatori.
Il prezzo
Una delle strategie chiave di Fiat per rilanciare la Tipo diesel è l’utilizzo degli incentivi auto 2024, avendo emissioni di CO2 pari a 123 (g/km). Questi incentivi offrono ai consumatori uno sconto fino a 3.000 euro in caso di rottamazione di veicoli Euro 0, 1 o 2, ma anche 2.000 per la rottamazione di un Euro 3 e 1.500 per un Euro 4, rendendo la Tipo diesel disponibile a poco più di 13.000 euro. Un prezzo competitivo che rende la Tipo diesel un’opzione particolarmente attraente per chi cerca un’auto affidabile e accessibile, soprattutto in un periodo di incertezze economiche.
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