La Panda è così importante per Stellantis che rimarrà affiancata a quella nuova, elettrica, almeno fino al 2030
Nei piani annunciati da Fiat gli scorsi mesi, la Panda attuale avrebbe dovuto cessare la produzione nel 2025/2026, lasciando solo quella elettrica che sarà presentata quest’anno; inoltre, l’intenzione era di diventare un marchio solo elettrico dal 2027, si diceva nel 2022. Le cose sono cambiate: la data limite è stata spostata al 2030, e anche la fine della produzione della Panda slitta allo stesso anno.
A comunicarlo non è Olivier François, CEO di Fiat, ma Carlos Tavares in persona, il numero uno di Stellantis, sottolineando l’importanza di avere un’auto economica specie in un periodo così incerto. Tavares ha annunciato questi cambiamenti lo scorso 10 aprile 2024, a Mirafiori, in occasione dell’apertura dello stabilimento Stellantis per la produzione di cambi elettrificati a doppia frizione per veicoli full e plug-in hybrid.
Stellantis parla dell’importanza della Panda e dell’Italia
La Panda è un’auto importantissima per Stellantis. La generazione attuale risale al 2011, ma grazie ad aggiornamenti continui è da anni l’auto più venduta in Italia, con un enorme distacco da tutte le altre, e anche tra quelle preferite in Europa. L’arrivo della nuova generazione, più grande, anche elettrica e quasi sicuramente più costosa, potrebbe far perdere questo primato. Quanto successo con la 500 elettrica, che dopo un boom nel 2021 e 2022 ha perso lo smalto, potrebbe aver ulteriormente preoccupato il colosso.
Se quindi per la 500 elettrica si pensa a una variante anche ibrida, perché l’attuale 500 ICE ha ormai 17 anni sulle spalle, per la Panda si pensa alla stessa strategia. Andare avanti con il nuovo modello, ma non abbandonare ciò che funziona ancora. Anche perché, la Panda attuale viene prodotta a Pomigliano, e la fine della sua produzione significherebbero altri guai nei rapporti già tesi tra Stellantis e le istituzioni del Bel Paese.
Tavares, comunque, ha ribadito l’importanza dell’Italia: ” Ci sono fake news che dicono che Stellantis se ne va dall’Italia. Noi qui ci sentiamo a casa. Siamo i leader di questo mercato con più del 34% di quota. Non abbiamo alcuna intenzione di andarcene dall’Italia, stiamo investendo pesantemente, abbiamo progetti, idee la capacità per tenere fede ai nostri impegni. Dicono che non siamo interessati e si chiamano per questo i cinesi. Sono fake news. Siamo in grado di tenere testa ai competitor cinesi, ma se qualcuno vuole portare costruttori cinesi in Italia, quelle persone saranno responsabili delle conseguenze per l’industria dell’auto italiana.“.
La 500 più accessibile
Lo dimostra l’arrivo della Pandina, nuovo allestimento della vettura, ma anche la scelta di produrre i cambi come citato sopra e il pensiero della 500 ibrida per rilanciare Mirafiori.
Ma per la 500 è previsto altro: dato che le vendite sono calate sia per la mancanza di incentivi, il cui annuncio ha paralizzato il mercato, sia per la concorrenza con prezzi più favorevoli, Stellantis ha investito 100 milioni di euro per una nuova batteria, più efficiente ed economica da produrre, che dovrebbe aiutare a renderla più accessibile e quindi risollvearne le sorti.
Fonte: Automotive News, Ansa
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