FIAT 600 Rendering

Fiat 600 Rendering: se fosse lei la 500 a 5 porte?

Bella, utile, compatta

Da anni si parla di una FIAT 500 a 5 porte, una variante della fortunatissima super utilitaria del Lingotto che si ponga a metà strada tra la 500 “classica” e la monovolume 500L. Il modello non è mai arrivato, forse per le continue trasformazioni interne sia al marchio FIAT sia all’intero gruppo FCA. Quest’ultimo, però, concludendo la fusione con PSA potrebbe riportare in auge un modello storico, come qualcuno ha teorizzato con questa FIAT 600 Rendering.

FIAT 600 Rendering: l’icona del boom economico

FIAT 600 Rendering

La FIAT 600 fu prodotta dalla casa torinese dal 1955 al 1969, con una produzione che superò i 4 milioni di esemplari, se si considerano anche le gemelle di produzione e marchio straniero. Questo modello, che precede di circa due anni l’ancor più iconica FIAT 500, è ormai considerato il simbolo del boom economico, perché grazie a delle scelte azzeccate e a una linea molto piacevole, riuscì a motorizzare un’Italia che in tempo record stava passando da Paese povero e arretrato a potenza industriale di importanza globale.

Interamente progettata da Dante Giacosa, la vettura fu presentata per la prima volta il 9 Marzo del 1955 al Salone di Ginevra. Un’auto sempre con due portiere, ma di dimensioni leggermente maggiori rispetto a quella della 500 (il cui progetto non è successivo, ma “solo” presentato in estremo ritardo) che permettevano quindi una migliore abitabilità per 4 persone. Il tutto unito a un motore progettato da zero, posto sul retro – come da tradizione per quegli anni – che erogava una potenza di 21,5CV per una velocità massima di ben 95 km/h (un fulmine!).

FIAT 600 Rendering

Con un prezzo di listino di 590.000 lire, la FIAT 600 aveva un prezzo decisamente competitivo e popolare (anche se non stracciato), che insieme a degli interni di buona qualità e a un po’ di divertimento nella guida, fu la chiave del suo successo al punto che in pochi mesi l’acquirente doveva aspettare anche un anno per la consegna.

La FIAT 600 fu prodotta in 3 serie fino al 1969, anno in cui fu sostituita dalla meno fortunata FIAT 850, e per tutto il tempo fu in diretta concorrenza con altre auto iconiche straniere, come Renault 4, Citroën 2CV e Volkswagen Maggiolino. Non solo, il suo successo spinse il Lingotto sia a produrre una variante più spaziosa, l’altrettanto celebre FIAT 600 Multipla, sia a vendere la licenza per la produzione dello stesso modello in altri mercati, come quello spagnolo (dove fu prodotta da SEAT con il nome di SEAT 600 e 800) e quello della Jugoslavia, dove fu prodotta con qualche variante con il nome di Zastava 600, 750 e 850 (quest’ultima montava il motore della FIAT 850). Ne fu prodotta anche una versione furgoncino, realizzata da Coriasco per Poste Italiane.

FIAT 600 Rendering: piccola ed elegante

FIAT 600 Rendering

Anche in questo caso, il progetto di riportare in auge questo nome iconico della storia automobilistica italiana, europea e mondiale porta la firma di David Obendorfer, lo stesso dei rendering di Renault 4 e FIAT 127. Lo stesso Obendorfer così la ricorda:

La Fiat 600 de 1955 è una delle maggiori icone del boom economico italiano. È probabilmente la prima Auto Globale della storia”.

Per questo rendering, però, il designer poteva partire già da una base molto moderna visto che è evidente che la sua FIAT 600 Rendering è proposta come versione a 5 porte della FIAT 500, e quindi come vettura del segmento B che, lo ricordo, è un settore attualmente privo di esemplari dopo il pensionamento della FIAT Punto.

Il frontale riprende il family feeling di tutta la famiglia 500, dalla piccolina alla 500L alla 500X con, tuttavia, delle opportune differenze. Innanzitutto, il caratteristico baffo è qui triplo, e il logo è inserito come in un apposito “vano” scavato sul paraurti. Il gruppo ottico è, sì, spezzato come nella 500 e come nella FIAT 600 originale, ma in questo caso le luci delle frecce sono posizionate direttamente sopra il cofano. In linea, invece, con tutte le vetture del brand 500, la mascherina è posta nella zona inferiore e comprende anche le luci fendinebbia.

FIAT 600 Rendering

Molto simile a quello della 500 è anche il posteriore, che riprende sia la maniglia cromata del portellone del bagagliaio, anche se qui è un po’ più piccola, sia il gruppo ottico, che richiama quello della 500 prima del restyling stilistico apportatole da FIAT nel 2015.  Un posteriore che, per il resto, è pulito e non ha elementi stilistici, ma su cui spicca sicuramente il logo “600” posto quasi al confine con l’ampio lunotto posteriore, e il piccolo spoiler aerodinamico.

FIAT 600 Rendering

La soluzione del profilo è molto interessante, riprende quanto visto con Alfa Romeo Giulietta, Lancia Ypsilon e Renault Clio e Twingo: dal momento che l’originale FIAT 600 aveva solo due porte, per mantenere il legame con lei Obendorfer ha pensato di nascondere la maniglia delle portiere posteriori nel montante, per dare l’idea di una berlina tre porte con però lo spazio e la praticità di una 5 porte. Molto bello anche il disegno dei cerchioni, che danno ulteriormente l’idea di una piccola auto elegante e sobria.

FIAT 600 Rendering: anche vintage, e ovviamente Abarth

FIAT 600 Rendering

Proprio come la sua sorellina 500, anche la FIAT 600 Rendering farebbe dell’effetto nostalgia il suo punto di forza, e si presta quindi a diverse varianti come appunto accade già ora con la FIAT 500, commercializzata in tanti allestimenti speciali. Obendorfer ha inserito nel suo portfolio una versione ancora più vintage della FIAT 600 Rendering, caratterizzata da cerchi decisamente retrò di colore bianco in abbinata a dei pneumatici anch’essi bianchi, e una carrozzeria bicromatica che unisce il grigio al beige.

FIAT 600 Rendering

E, inoltre, non potrebbe mancare nemmeno una versione piccante di questa vettura ricarrozzata e potenziata da Abarth che la doterebbe di un frontale leggermente diverso, con fendinebbia più grandi e tondi, e della sua classica livrea bianca, grigia o nera con elementi rossi, come la striscia della fiancata e gli specchietti, e i cattivissimi cerchi neri.

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