car sharing Fiat 500 elettrica

La Fiat 500e batte tutte le altre auto elettriche quando fa freddo

In una prova dell'Automobile Club tedesco a -7°C la Fiat 500e è risultata l'auto elettrica con la migliore gestione della batteria

Secondo un test autonomia effettuato dall’ADAC, l’Automobile Club tedesco, la Fiat 500 elettrica è risultata la vettura che meno subisce le variazioni di temperatura, e quindi di autonomia, tra estate e inverno, battendo tutte le altre vetture a batteria usate nella prova. E quella che si è comportata peggio? Secondo i tedeschi è la Volkswagen ID.3.

L’Allgemeiner Deutsche Automobil-Club, questo il nome ufficiale, ha messo alla prova sette auto elettriche in una zona dove la temperatura ha raggiunto i -7°C. Non si parla di freddo estremo, ma di valori che certo in Italia anche nel nord sono rari in pianura, ma piuttosto diffusi nell’Europa continentale. Ecco come sono andate le varie auto elettriche.

Come si comportano le auto elettriche in inverno?

Nello specifico, queste sono le vetture messe alla prova dall’ADAC:

Fiat 500e (qui la nostra prova);

Ford Mustang Mach-E (qui la nostra prova);

Hyundai Kona Electric;

Lexus UX300e;

Nissan Leaf e+;

Renault Zoe;

Volkswagen ID.3;

Pubblicando i dati del test, l’ADAC ha spiegato che la batteria delle auto elettriche ha il suo miglior funzionamento con temperature comprese tra i 20 e i 40 gradi, e per far sì che gli accumulatori si trovino sempre in questo range i costruttori hanno adottato diverse soluzioni. La più diffusa è il condizionamento in inverno e in estate, abbinato a un software gestionale pensato per massimizzare l’autonomia.

Chiaramente, ogni auto ha una sua architettura sia hardware che software, che porta a prestazioni diverse. Ad ogni modo, se certamente in inverno l’autonomia delle elettriche inevitabilmente diminuisce, il consumo energetico può variare di molto, con una media del 20% e fino a ridurre l’autonomia anche di metà nei percorsi più brevi.

Volkswagen ID.3 1ST edition

L’ADAC ha quindi così diviso la prova: un primo test di guida su protocollo WLTP a -7°C e a +14°C con simulazione di guida per 23 km in 30 minuti, prima del quale le vetture sono state scaldate per diverse ore a temperatura controllata. In seguito, l’ADAC ha effettuato giri sulla pista di prova di Penzing a 0°C e a 20°C, guidando ogni vettura per un’ora e mezza o 100 km, con velocità raggiunte di 30, 50, 80 e 120 km/h. Infine, è stata effettuata una prova di guida reale con valutazione del consumo medio ogni 100 km sul display.

La 500 al top, la ID.3 ultima

Il risultato principale è che nessuna delle vetture testate ha mantenuto inalterata l’autonomia alle temperature più fredde, ma questo era prevedibile e ogni “autista elettrico”, compreso chi scrive, lo sa. Il dato interessante è vedere quali vetture hanno sfruttato meglio il software di gestione della carica. Proprio la 500 elettrica è risultata la migliore: a -7°C i suoi consumi aumentano del 35% rispetto alla prova a 14°C, mentre la peggiore si è rivelata la Volkswagen ID.3, con un aumento del +99% comprensivo delle perdite dovute agli spostamenti brevi.

Fiat 500 3+1

Anche nel test sul circuito la compatta elettrica tedesca ha fatto peggio delle altre, con un aumento medio del consumo del 30% a 0°C rispetto alla prova a 20°C. A confronto, la Renault Zoe ha aumentato i consumi del 21%. Infine, la ID.3 è anche la peggiore negli spostamenti brevi: +50% dei consumi da 14 a -7°C, preceduta dalla Lexus UX300e in penultima posizione con un aumento dei consumi del 37%.

Modelloa +14 °Ca – 7 °CPerdita in %
Fiat 500e244 km182 km25 %
Renault Zoe351 km244 km30 %
Hyundai Kona electric215 km147 km32 %
Ford Mustang Mach-E300 km202 km33 %
Lexus UX300e224 km141 km37 %
Nissan Leaf e+332 km210 km37 %
VW ID.3324 km162 km50 %

Nel concreto, significa che con l’abbassamento delle temperature la ID.3 passa da 324 km di autonomia reale ad appena 162, mentre la più parsimoniosa 500e passa dai 244 km ai 182 km, 20 in più a fronte di una batteria di minore capacità. Gli ultimi tre posti sono sempre occupati da ID.3, Lexus UX300e e Nissan Leaf e+, che si dimostrano quelle che peggio sfruttano il loro software, mentre il podio è sempre formato da Fiat 500e, Renault Zoe e Hyundai Kona Electric.

RENAULT ZOE

Ad ogni modo, si auspica che arrivi presto un aggiornamento software che permetta di sfruttare meglio l’energia della batteria della ID.3 quando le temperature in inverno calano sensibilmente.

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