Quando si parla di Fiat 500 elettrica e di Stati Uniti, è impossibile pensare alla piccola elettrica italiana che nell’era Marchionne era stata venduta oltre oceano e non in Italia. Questioni relative alle legislazioni sulle emissioni avevano quasi costretto l’allora CEO di FCA all’avventura nelle auto elettriche, senza esserne troppo convinto.
Ma i tempi sono cambiati, ed il nuovo modello di Fiat sta conquistando i mercati, prendendosi per altro senza troppo clamore lo scettro di auto elettrica più venduta in Europa. Ed ecco che Fiat, o meglio Stellantis, sotto la guida di Tavares, ci riprova.
La Fiat 500e di seconda generazione arriverà negli Stati Uniti nel primo trimestre del 2024, come confermato durante il Los Angeles Auto Show. L’evento aprirà al pubblico venerdì e i visitatori americani potranno vedere per la prima volta dal vivo nuova 500 completamente elettrica.
Per dare un tocco in più, e sottolineare l’italianità, Fiat ha presentato le versioni di Fiat 500 Giorgio Armani, Kartell e Bulgari B.500 “Mai Troppo”.
Quasi sicuramente non arriveranno in Nord America in queste vesti, anche perchè le versioni per USA e Canada avranno bisogno di qualche ritocco per sottostare alle legislazioni locali. Da quello che possiamo leggere nelle cronache locali, pare che l’accoglienza sia buona, anche per gli elevati standard costruttivi utilizzati. Purtroppo la nomea “Fix It Again Tony” è dura a morire, nonostante siano passati decenni da quando è stato coniato l’acronimo.
500 elettrica negli USA: sarà un successo o un flop?
Non ci aspettiamo di vedere le Fiat 500 elettriche sulle autostrade texane, tanto per dare l’idea. Sappiamo però che alcuni Stati come la California guidano la transizione verso l’elettrico e, soprattutto dove il traffico regna padrone, la piccola 500 elettrica potrebbe essere una buona soluzione di mobilità.
Non nascondiamo il fatto che dietro le mosse di Fiat ci sia sempre un po’ di scetticismo, ma diciamo la verità: chi avrebbe detto che la 500e sarebbe diventata l’auto elettrica più venduta in Europa? Ed ecco che con un marketing giusto e soprattutto con un prezzo adeguato al mercato americano, la piccola italiana potrebbe togliersi qualche soddisfazione. Scommettiamo?
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