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Ferrucio Lamborghini entra nella Automotive Hall of Fame

Ferruccio Lamborghini entrerà nella Automotive Hall of Fame con una cerimonia solenne che si terrà a Detroit il 21 Luglio 2022.

Il 21 Luglio 2022 anche Ferruccio Lamborghini entrerà nella Automotive Hall of Fame con una cerimonia che si terrà a Detroit. Insieme a lui anche Alma e Victor Green, Lyn St. James, Lu Guanqui e Taiicho Ohno.

Ferrucio Lamborghini, figlio di agricoltori, non era nato per diventare un produttore di supercar. Dopo la seconda guerra mondiale aprì un’officina per concentrarsi sulla costruzione di trattori partendo da parti militari in eccedenza. Man mano che il business cresceva, si trovò in grado di comprare vetture sportive tra cui qualche di Ferrari.

Ma le Ferrari che possedeva si dimostrarono capricciose e, secondo lui, più adatte alle corse che all’uso su strada. Così dapprima modificò le auto secondo le proprie esigenze per un’auto da gran turismo e poi, come dice la leggenda, dopo che Enzo Ferrari snobbò la sua richiesta di considerare la costruzione di auto più raffinate, decise di costruire le sue auto di lusso ad alte prestazioni.

Così, alla fine del 1962, la Lamborghini iniziò a lavorare a una fabbrica high-tech a Sant’Agata Bolognese, si accaparrò alcuni dipendenti della Ferrari, incaricò Franco Scaglione di progettare un’auto gran turismo 2+2 e affidò a Giotto Bizzarrini la progettazione di un V-12 da 3,5 litri con doppio albero a camme in testa.

La prima auto di produzione Lamborghini, la 350 GT, arrivò sul mercato nel 1964 e prodotta in 416 esemplari. Solo un paio d’anni dopo, la Miura, auto che Ferrucio Lamborghini inizialmente non approvava, mise il mondo automobilistico in allarme con il suo design radicale di Marcello Gandini e il suo strabiliante layout a motore centrale trasversale V-12.

Lamborghini vendette l’azienda di supercar nel 1974, lo stesso anno in cui il successore della Miura, la Countach, entrò in produzione. Ferruccio scomparve nel 1993, ma la sua filosofia continua a vivere nelle auto che ancora oggi sono prodotte a Sant’Agata Bolognese.

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