Alla Monterey Car Week 2022 appena conclusa si sono toccati nuovi record per quanto riguarda auto dal valore spropositato. Questa volta tocca a un esemplare di Ferrari 410 S del 1955, che ha raggiunto la vertiginosa cifra di 22 milioni di dollari.
Un valore che fa sembrare insignificante quello raggiunto dalla Porsche Sally Special pari a 3,6 milioni di dollari, e che mette in secondo piano tutte le novità presentate come la Lamborghini Urus Performante o la Bugatti W16 Mistral.
Perché un valore così grande?
Cerchiamo di capire perché una Ferrari del ’55 sia riuscita a raggiungere un costo così grande. Diversi in realtà sono i motivi: prima di tutto è un classico iconico del Cavalino rampante. Inoltre, è stata guidata da Carroll Shelby che, con lei, ha ottenuto più vittorie che con qualsiasi altra vettura.
Infatti tra il 1956 e il 1958 la Ferrari 410 S vinse 11 volte e ottenne 19 podi totali, e di questi risultati 8 vittorie e 10 podi appartenevano a Shelby.
Lui stesso ha dichiarato che “è stata la migliore Ferrari che abbia mai guidato“, tanto che nel 2006 incise sul serbatoio della supercar italiana il messaggio “Il Signor Ferrari mi ha detto che questa era la migliore Ferrari che abbia mai costruito”, messaggio ancora visibile.
Per questi motivi oggi la Ferrari 410 S è la più costosa al mondo, insieme a Ferrari 250 GTO del 1963 e del 1962, alla 335 Sport Scaglietti e alla 290 MM Spider Scaglietti.
La storia dell’icona
La Ferrari 410 S fu realizzata per competere alla Carrera Panamericana del 1955, ma a causa del disastro di Le Mans dello stesso anno, quando una Mercedes 300 SLR uscì di pista e si disintegrò tra il pubblico uccidendo 83 spettatori e ferendone 180, la gara fu annullata.
Per questo, la supercar corse alla 1000 km di Buenos Aires del 1956, riscontrando diversi problemi per i quali abbandonò la gara. In seguito, fu comprata da John Edgar che corse per più di due anni con Shelby come pilota.
All’epoca era un’auto estremamente avanguardistica, costruita su di un telaio completamente nuovo e con uno spaceframe tubolare basso. Il motore è un V12 5.0 litri con sistema di accensione a doppia scintilla e tre carburatori Weber 46 DCF a doppia strozzatura, per una potenza di 400 CV assai rara per un veicolo di quegli anni.
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