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Farley CEO di Ford: “Siamo indietro di 10 anni rispetto alla Cina”

Jim Farley, CEO di Ford, afferma che la Cina è avanti di 10 anni nelle batterie EV. La strategia per restare competitivi? Accedere alla loro tecnologia.

Secondo Jim Farley, CEO di Ford, la Cina è avanti di 10 anni rispetto alle case automobilistiche occidentali nella tecnologia delle batterie per veicoli elettrici.

Per rimanere competitiva, Ford dovrà ottenere l’accesso alla proprietà intellettuale (IP) delle aziende cinesi, proprio come la Cina ha fatto con la tecnologia americana due decenni fa. Farley ha dichiarato al NY Times:

La nostra sfida è ottenere la loro tecnologia, proprio come loro hanno avuto bisogno della nostra 20 anni fa. Solo così potremo competere e, alla fine, superarli a livello globale. Sarà una delle sfide più importanti per salvare la nostra economia industriale.

L’influenza di CATL e il ruolo delle batterie LFP

Ford ha già avviato la collaborazione con CATL, colosso cinese delle batterie, per la produzione di accumulatori LFP (litio-ferro-fosfato) nel suo BlueOval Battery Park, il mega-impianto che entrerà in funzione nel 2026.

Questa tecnologia, oggi dominata dalla Cina, ha un’origine americana: fu scoperta all’Università del Texas, poi sviluppata dalla startup A123 Systems LLC, finanziata dall’amministrazione Obama. Tuttavia, il mercato EV all’epoca era ancora immaturo e A123 fallì. Il suo know-how venne acquistato a basso costo da una grande azienda cinese, che trasformò questa tecnologia in un pilastro della mobilità elettrica.

Oggi la Cina controlla l’83% della produzione mondiale di batterie agli ioni di litio, un dominio che le case automobilistiche occidentali faticano a contrastare.

La risposta di Ford alla concorrenza cinese

Per difendersi dall’avanzata dei produttori cinesi di auto elettriche, Ford sta sviluppando un EV economico sotto i 30.000 dollari, pensato per contrastare le vetture a basso costo che stanno conquistando il mercato globale. La speranza è che non sia un altro modello sulla scia di

Negli Stati Uniti, i dazi sui veicoli importati dalla Cina proteggono Ford dalla concorrenza diretta di marchi come BYD. Tuttavia, in altre aree del mondo, dove Ford vende le sue auto, l’impatto dei produttori cinesi è già evidente.

Nel frattempo, questi dazi stanno rendendo più costoso lo stesso Lincoln Nautilus, costruito in Cina e poi importato negli Stati Uniti, creando un paradosso per Ford.

Il futuro della corsa alle batterie EV

Tornando ad oggi, è davvero bizzarro come una tecnologia sviluppata negli Stati Uniti sia finita nelle mani di una delle sue principali potenze rivali. Piangere sul latte versato è inutile: Ford e gli altri colossi automobilistici occidentali dovranno colmare il gap tecnologico o rischiare di perdere terreno in uno dei settori chiave del futuro.

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