A Roma la piaga dei falsi permessi per disabili contraffatti per parcheggiare gratis

A Roma migliaia di violazioni nei parcheggi per disabili nel 2024. Tra abusi e falsi permessi, le denunce aumentano.

La vita quotidiana delle persone con disabilità a Roma è complicata quotidianamente a causa dell’inciviltà di molti automobilisti. Sono in migliaia che ignorano i cartelli che riservano spazi di parcheggio ai disabili, violando un diritto fondamentale.

La giustificazione usata per occupare abusivamente i posti dedicati è sempre legata alla fretta, ma dietro queste scuse si nasconde un problema più grande ed odioso: l’uso di permessi falsi o contraffatti, un fenomeno in costante aumento, reso più semplice dalla tecnologia.

I dati allarmanti sulle violazioni

Secondo i dati riportati da Open Online dal 1° gennaio al 30 novembre 2024 sono state rilevate oltre 12mila infrazioni per sosta irregolare sugli spazi riservati ai disabili. I vigili urbani hanno controllato più di 35mila permessi, utilizzando dispositivi di lettura ottica RFID per identificare eventuali irregolarità.

Le verifiche hanno portato al ritiro di 1.500 contrassegni irregolari, 160 dei quali scaduti, e al sequestro di almeno dieci pass falsi. Sei persone sono state denunciate per utilizzo fraudolento o contraffazione dei permessi.

Abusi e falsi permessi: un fenomeno diffuso

L’avvocato Alessandro Bardini, specialista in diritto della mobilità, ha sottolineato su Il Messaggero come il pass del parente disabile sia la tecnica più abusata. «Molti pensano che il permesso sia legato all’auto, ma in realtà è valido solo se il disabile è presente a bordo», spiega.

Episodi di abuso sono all’ordine del giorno, come testimoniano i racconti degli operatori legali e delle persone con disabilità. Vincenzo Falabella, presidente della Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap), racconta di un consigliere che ha dovuto rinunciare all’auto per gli spostamenti in centro città, data l’impossibilità di trovare parcheggio.

Tecnologia e contraffazione: una sfida continua

Con l’evoluzione delle tecnologie di stampa, falsificare permessi è diventato più semplice. L’ultimo caso riguarda una 67enne che aveva alterato a penna la data di scadenza del proprio contrassegno, prolungandone la validità fino al 2024. Per lei è scattata una denuncia per contraffazione.

I controlli sempre più sofisticati, come quelli basati su RFID, stanno contribuendo a limitare il fenomeno, ma non bastano a risolvere del tutto il problema.

Il presidente Falabella lancia un appello per un maggiore rispetto degli spazi riservati. «I nostri posti auto non sono un privilegio, ma una necessità. Noi non possiamo parcheggiare ovunque, eppure i nostri diritti vengono continuamente ignorati».

Nel frattempo, le autorità continuano a intensificare i controlli e le sanzioni, ma il vero cambiamento può avvenire solo con una maggiore consapevolezza e senso civico da parte di tutti i cittadini.

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