Le etichette dei pneumatici servono per illustrarci le caratteristiche: vediamo allora come si leggono. All’interno di ogni gomma sono infatti presenti delle etichette che servono per individuare le cosiddette “classi di efficienza”, intesa come economica e ambientale, volte a promuovere un acquisto più consapevole.
La lettura delle etichette degli pneumatici è fondamentale per scegliere le gomme giuste per la tua auto, sia che si tratti di pneumatici estivi che invernali. Queste etichette forniscono informazioni cruciali come la dimensione, il tipo, le prestazioni e la sicurezza degli pneumatici. L’Unione Europea ha introdotto nuove etichette che mirano a rendere questa lettura ancora più semplice e intuitiva per i consumatori. Analizziamo come interpretare queste etichette, focalizzandoci sulle nuove direttive dell’UE per una comprensione più approfondita e facilitata.
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Etichette pneumatici: come leggere le misure
Prendiamo, ad esempio, una gomma con marcatura 230/55 R 18 97 Y:
• 230 indica la larghezza della gomma in millimetri;
• 55 indica l’altezza del fianco in rapporto percentuale con lo pneumatico (55%). Più la percentuale è bassa, minore è l’altezza del fianco e, quindi, l’aderenza all’asfalto sarà maggiore;
• 18 indica il diametro del cerchione in pollici;
• 97 indica l’indice di carico, ovvero il carico massimo che la gomma può sopportare da sgonfia, e nello specifico 97 è pari a 730 kg;
• Y è l’indice di velocità, ovvero la velocità massima che una gomma può raggiungere in sicurezza. È presente una tabella di valori che va da A a Y, dove A è la velocità più bassa e Y la più alta, ovvero corrisponde a 300 km/h;
Sulle etichette pneumatici relative alle misure si trova anche il riferimento alla data di produzione, che si trova individuando la sigla “DOT” (Department od Transportation). Sotto questa marcatura si trovano anche:
• Codice dello Stabilimento (le prime due cifre);
• Codice delle misure (le altre due cifre);
• Identificativo costruttore (4 lettere, opzionale);
• Data di produzione (ultime 4 cifre);
Per capire, quindi, l’anno di produzione della gomma, è sufficiente leggere le ultime 4 cifre della marcatura DOT. Per esempio, “2317” indica che lo pneumatico è stato realizzato nella 23° settimana dell’anno 2017.
Le altre etichette pneumatici indicano:
• Costruttore;
• Modello della gomma;
• Destinazione d’uso in lettere o combinazioni di lettere, subito dopo il produttore;
• TWI, l’indicatore di usura;
• Tubeless, che se presente indica la possibilità di usare il prodotto senza camera d’aria;
• M/S, sigla che indica lo pneumatico invernale;
Etichette pneumatici per rotolamento, aderenza su bagnato e rumorosità
Le altre etichette pneumatici indicano la resistenza al rotolamento, l’aderenza su terreno bagnato e la rumorosità esterna. Il primo caso serve per indicare l’efficienza energetica, in quanto il rotolamento influenza il 20% del consumo carburante. Aumentare la resistenza serve a ridurre le emissioni, e le etichette indicano con lettere da A (massimo efficientamento) a G (minimo) la resistenza al rotolamento.
Le stesse lettere si ritrovano anche per l’aderenza sul bagnato, ovvero il parametro per la tenuta di strada in caso di pioggia, e la lunghezza della frenata. Le gomme con etichette pneumatici di classe A per l’aderenza sul bagnato sono più resistenti al 30% rispetto a quelle di classe G. Infine, la rumorosità dello pneumatico indica la pressione acustica e, quindi, l’inquinamento sonoro prodotto dalle gomme, e viene misurata in decibel con un’etichetta composta da 1 a 3 barre. Se ne è presente solo una, lo pneumatico è silenzioso e sotto al limite di 3 decibel. Se ce ne sono due, è discretamente rumoroso, mentre 3 indicano uno pneumatico molto più rumoroso degli altri, seppur conforme alla direttiva.
Le etichette europee
Rispetto alla vecchia etichetta, le classi sia per l’efficienza energetica, sia per l’aderenza su bagnato diventano 5: dalla A (la più efficiente) alla E (la meno efficiente). Ogni etichetta riporta un QR code individuale per identificare la tipologia di pneumatico che consentirà l’accesso direttamente al database europeo dei prodotti denominato “European Product Registry for Energy Labelling” in acronimo EPREL.
Pittogramma aderenza sulla neve
È una marcatura aggiuntiva per pneumatici che hanno superato uno specifico test omologativo su fondo innevato. Da qualche anno ormai, gli automobilisti hanno l’abitudine di ricercare questo pittogramma alpino sul fianco delle gomme per uso invernale e, per la prima volta, lo troveranno anche sull’etichetta.
Pittogramma aderenza sul ghiaccio
È una marcatura nuova, sempre aggiuntiva al pittogramma alpino che può essere presente, ma solo per i pneumatici vettura progettati per climi invernali particolarmente rigidi, con presenza di ghiaccio stratificato al suolo, testati in conformità a specifici metodi di prova riconosciuti internazionalmente. Il pittogramma dell’aderenza su ghiaccio indica che il pneumatico offre le migliori performance di sicurezza ed aderenza nelle difficili condizioni invernali tipiche dei Paesi nordici europei, che sono generalmente molte diverse da quelle che si riscontrano nel nostro Paese. La raccomandazione è sempre quella di utilizzare pneumatici concepiti per le specifiche condizioni ambientali del Paese in cui ci si trova a circolare abitualmente.
Come detto, le nuove etichette devono includere anche l’aderenza su neve e ghiaccio, requisito però valido solo su pneumatici invernali NON chiodati, mentre non viene applicato su quelli chiodati in quanto l’aderenza sul bagnato è opposta a quella sul ghiaccio, e lo sviluppo della prima riduce la seconda.
Per questo, saranno prodotti pneumatici diversificati: quelli per le aree centro-meridionali e. pianeggianti dell’Europa, soggette a pioggia; e quelli per l’Europa Settentrionale e le aree alpine, che restano sicuri nelle difficili condizioni invernali di queste zone geografiche. È bene che non si utilizzino pneumatici per l’Europa centrale e meridionale in condizioni di estremo freddo, per le quali non sono naturalmente stati progettati.
Per la prima volta, inoltre, le etichette pneumatici saranno disponibili anche su camion e autobus, guidando la scelta delle attività commerciali. A differenza di quelli per le auto, però, non avranno il simbolo di aderenza sul ghiaccio.
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