La luna di miele tra Elon Musk e la Germania sembra già essere finita: i dipendenti Tesla che attualmente lavorano da casa rischiano di essere licenziati se non tornano in ufficio, cosa che ha provocato una levata di scudi da parte del potentissimo sindacato IG Metall.
All’inizio di questa settimana l’amministratore delegato di Tesla ha inviato un’e-mail al personale chiedendo di trascorrere almeno 40 ore alla settimana in ufficio. Un diktat che ha funzionano in nord America, dove i sindacati sono praticamente banditi all’interno di Tesla, con lavoratori non hanno alcuna voce in capitolo se non obbedire.
Elon has sent this second email out to the Tesla team pic.twitter.com/BBGtyZngpu
— Whole Mars Catalog (@WholeMarsBlog) June 1, 2022
Per i lavoratori della nuova fabbrica di Tesla a Berlino, il discorso cambia. Automotive News – Reuters riporta che, sebbene in Germania non esistano leggi specifiche che sanciscano il diritto di lavorare da casa, il ministero del Lavoro ha in programma l’introduzione di nuove politiche che garantirebbero una maggiore flessibilità ai lavoratori.
Ma c’è un problema in più per Musk, perchè i dipendenti dello stabilimento di Berlino hanno recentemente eletto 19 rappresentanti per il primo consiglio di fabbrica. IG Metall, al quale appartengono alcuni dei rappresentati sindacali, ha annunciato che sosterrà qualsiasi dipendente che si opponga alla richiesta di tornare a lavorare in sede. Un bel pasticcio, dato che i 4.000 dipendenti attuali dovrebbero crescere del triplo nel prossimo futuro.
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