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Image: Andrea Piacquadio @ Pexels

Edimburgo vieta pubblicità dei SUV e di tutti i derivati del petrolio

Edimburgo ha vietato le pubblicità di combustibili fossili, automobili e compagnie aeree sui trasporti pubblici e negli spazi pubblici, per limitare l’influenza sui consumatori.

La città di Edimburgo ha deciso di vietare le pubblicità di combustibili fossili sui trasporti pubblici e negli spazi pubblici. Questa iniziativa è stata guidata dal consiglio comunale della città e si inserisce in un trend crescente volto a ridurre la promozione di pratiche e prodotti dannosi per l’ambiente.

Il divieto, che è entrato in vigore il 1° giugno 2024, include tutte le forme di pubblicità che promuovono l’uso di combustibili fossili, prodotti derivati da essi, e attività che contribuiscono significativamente alle emissioni di carbonio. L’obiettivo è limitare l’influenza delle aziende di combustibili fossili sui consumatori e incoraggiare scelte più sostenibili. Questo passo si allinea con gli impegni di Edimburgo verso un futuro a basse emissioni di carbonio, in linea con gli obiettivi del Green New Deal della città, che punta a zero emissioni nette entro il 2030.

Le aziende colpite dal divieto includono colossi dell’energia, produttori di automobili e industrie che fanno uso intensivo di combustibili fossili. La città ha preparato una lista di prodotti e pratiche specifiche bandite, come pubblicità di veicoli a benzina e diesel, compagnie aeree che non rispettano standard ecologici, e promozioni di prodotti petroliferi. Questo elenco è stato sviluppato in collaborazione con esperti ambientali e include eccezioni per campagne di sensibilizzazione sulle energie rinnovabili e la sostenibilità.

Come ovvio la decisione di Edimburgo ha attirato sia lodi sia critiche. Gli ambientalisti hanno accolto positivamente l’iniziativa, vedendola come un segnale chiaro contro l’industria dei combustibili fossili e un passo necessario per combattere il cambiamento climatico. Tuttavia, i critici sostengono che il divieto potrebbe limitare le entrate pubblicitarie per la città e avere ripercussioni economiche su alcune aziende locali.

C’è da dire che Edimburgo non è sola. Anche Amsterdam e Sydney che hanno adottato misure simili, e probabilmente ce ne saranno altre, semplicemente perchè si tratta di un  gesto simbolico insufficiente ed inefficace se non accompagnato da misure più incisive e globali.

E’ tutto da vedere se vietare la pubblicità può effettivamente portare ad un abbandono o ad una maggiore consapevolezza sui combustibili fossili. In ogni caso non affronta la radice del problema della dipendenza economica e sociale rispetto al petrolio ed al gas naturale. Le aziende energetiche potrebbero semplicemente trasferire i loro sforzi pubblicitari su piattaforme non regolamentate, aggirando il divieto senza alterare significativamente la loro quota di mercato.

La vera sfida risiede nel modificare le infrastrutture energetiche, incentivare l’innovazione verde e sviluppare politiche che favoriscano un distacco significativo dai combustibili fossili.

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