In Germania si apre un nuovo fronte nella battaglia tra ambientalisti e industria automobilistica. Deutsche Umwelthilfe (DUH), una delle principali organizzazioni ambientaliste tedesche, ha avviato un’azione legale contro la Kraftfahrt-Bundesamt (KBA), l’ente federale dei trasporti, per far luce sull’ingresso nel Paese di grandi pickup americani che non dispongono di omologazione UE.
Pickup troppo grandi per l’Europa

Al centro della disputa ci sono modelli come i Ram 1500, i Ford F-Series e i Chevrolet Silverado, veicoli nati per le strade americane e inadatti – secondo DUH – alla mobilità urbana europea. L’associazione contesta non solo le dimensioni eccessive (fino a 6,8 metri di lunghezza e 2,7 di larghezza), ma anche le emissioni inquinanti e l’assenza di dispositivi di sicurezza obbligatori per i veicoli venduti nel mercato europeo.
Secondo i dati citati, questi pickup possono emettere fino a nove volte più CO₂ rispetto alle auto omologate in Europa. Inoltre, non rientrando nella categoria dei modelli omologati a livello comunitario, devono essere approvati singolarmente dal KBA.
3.000 Ram in un solo anno, l’80% in Germania

Nel 2023, su 4.025 pickup USA registrati nei 27 Paesi UE, circa 3.000 sono stati immatricolati in Germania. Una cifra sorprendente, soprattutto se si considera che i Ram non sono neppure i pickup più venduti negli Stati Uniti, dove sono stati superati da Silverado e F-Series.
La DUH sospetta una procedura troppo permissiva da parte del KBA, che non avrebbe reso noti i dettagli sulle autorizzazioni concesse. Per questo motivo l’associazione ha deciso di ricorrere al tribunale, invocando la Legge sull’informazione ambientale per ottenere l’accesso ai dati.
“Danni climatici e rischi stradali inaccettabili”
Jürgen Resch, direttore della DUH, accusa il governo tedesco di favorire un tipo di mobilità dannosa:
“Si accettano danni ambientali enormi e un aumento dei rischi di incidenti gravi, solo per permettere la circolazione di questi veicoli oversize.”
Per limitare l’uso dei pickup americani sulle strade tedesche, la DUH propone tassazioni mirate, restrizioni di parcheggio e una stretta sulle omologazioni individuali, nella speranza di scoraggiare ulteriori importazioni.
Una battaglia che potrebbe avere ripercussioni europee
La causa intentata dalla DUH potrebbe avere effetti anche al di fuori della Germania. Con l’ingresso di questi veicoli in Europa facilitato dalla libera circolazione all’interno dell’UE, una regolamentazione più severa da parte del KBA potrebbe influenzare le scelte degli altri Paesi membri.
Per ora, l’attenzione si concentra sullo scontro legale tra chi difende un modello di mobilità più sostenibile e chi invece sfrutta le zone grigie normative per portare su strada veicoli pensati per tutt’altro ambiente.
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