Lo scorso anno, un dipendente di Tesla è stato licenziato per aver diffuso un video riguardante la sua Model 3 privata, mentre questa si scontrava con dei dissuasori mentre era in modalità Full Self-Driving Beta. Ma la storia non sono finisce qui, poiché l’ex dipendente è tornato all’attacco con un nuovo e ancor più inquietante video.
Per comprendere appieno la vicenda, è necessario fare un passo indietro. Tesla aveva licenziato il dipendente dal ruolo di operatore di test per i sistemi avanzati di assistenza alla guida, dopo che quest’ultimo aveva diffuso un video della sua Model 3 personale che sembrava andare fuori controllo mentre percorreva le strade della Silicon Valley. L’azienda aveva giustificato il licenziamento sostenendo che il dipendente aveva violato le regole riguardanti l’uso dei social media, ma secondo alcuni media americani, tali regole risultavano poco chiare.
D’altro canto, sembra che l’uomo avesse una vera passione nel documentare le sue peripezie di guida al di fuori dell’orario di lavoro, e dopo aver pubblicato il video sul suo canale YouTube, AIAddict, ha perso il lavoro e gli è stato revocato l’accesso alla versione Beta di Full Self-Driving (FSD) (benché fosse ancora in possesso del software FSD precedente sulla sua Model 3 personale). Nonostante ciò, continua a realizzare video interessanti, arricchendo ora il suo canale con contenuti riguardanti le auto NIO.
What as @Tesla FSD Beta runs a red Light @elonmusk @NHTSAgov pic.twitter.com/YC9HLZojyk
— Aiaddict (@Aiaddict1) July 9, 2023
All’inizio di questo mese, l’ex dipendente ha pubblicato un nuovo video che mostra una situazione estremamente pericolosa del sistema FSD: l’auto attraversa un semaforo rosso mentre svolta a sinistra su un’autostrada, una situazione a dir poco da brividi. È lo stesso sistema FSD, che Elon Musk promette possa finalmente emergere dai test Beta e diventare disponibile su tutte le Tesla entro la fine dell’anno.
L’escalation di questi video ha nuovamente attirato l’attenzione delle agenzie americane nei confronti del programma FSD di Tesla. Attualmente, l’azienda si trova sotto indagine da parte di diverse istituzioni governative. Il Dipartimento di Giustizia ha già avviato un’indagine federale riguardo possibili accuse penali a partire dal 2022. La NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration) ha inoltre aperto indagini speciali sulla morte di almeno 20 persone avvenute dal 2016, legate all’utilizzo delle auto Tesla. All’inizio di quest’anno, Tesla è stata costretta a richiamare oltre 350.000 automobili con software FSD Beta a causa di una serie di preoccupazioni riguardanti la sicurezza sollevate proprio dalla NHTSA. Inoltre, la DMV della California sta conducendo una propria indagine riguardo la questione. Non ultimo, il caso del whistblower che ha rilasciato pubblicamente 100 GB di documenti con segnalazioni riguardanti proprio la guida autonoma di Tesla.
Che dire? Sembra sempre più evidente che le Tesla completamente autonome, tanto attese, difficilmente vedranno la luce entro la fine dell’anno, considerate le numerose problematiche e gli ostacoli che l’azienda deve affrontare.
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