Perché l’incremento delle dimensioni delle automobili crea nuovi rischi per la sicurezza di pedoni e ciclisti.
Il continuo aumento delle dimensioni delle automobili sta esacerbando i rischi per la sicurezza di pedoni e ciclisti su strade storiche e strette, mai progettate per ospitare veicoli così grandi e pesanti. Recenti studi mettono in luce come le dimensioni dei veicoli rappresentino un fattore determinante nell’aumento delle morti sulle strade.
L’incremento delle dimensioni delle automobili
Negli ultimi decenni, il mercato delle automobili ha visto un incremento significativo delle dimensioni medie dei veicoli. Non solo SUV, ma anche utilitarie, berline e altri modelli sono aumentate in lunghezza, larghezza e altezza. Questo fenomeno risponde a una domanda crescente di auto più spaziose e con maggiori dotazioni di sicurezza, ma ha conseguenze rilevanti per la viabilità e la sicurezza stradale.
Studi recenti, come quello condotto dall’economista urbano Justin Tyndall, hanno evidenziato che l’aumento dell’altezza frontale delle auto incrementa significativamente il rischio di mortalità per i pedoni. Un aumento di circa 10 centimetri dell’altezza del veicolo incrementa del 22% il rischio di mortalità per un pedone investito. I rischi sono ancora maggiori per donne, anziani e bambini, con percentuali che salgono rispettivamente al 31% e all’81%.
Tyndall evidenzia che, se un ciclista viene colpito da un pickup anziché da un’auto, la probabilità di decesso aumenta del 291%. La logica dietro questi numeri è purtroppo inesorabile: un veicolo più grande e pesante infligge danni maggiori.
Negli USA incidenti in aumento
Nel 2022, gli Stati Uniti hanno registrato il più alto numero di pedoni e ciclisti deceduti degli ultimi 45 anni: oltre 7.500 pedoni e 1.000 ciclisti. Questo incremento ha sollevato domande scomode sulle cause di tale emergenza, spesso attribuite all’errore umano, ma raramente analizzate in profondità.
Secondo il libro “Killed by a Traffic Engineer: Shattering the Delusion that Science Underlies our Transportation System” di Wesley Marshall, l’attenzione si concentra quasi esclusivamente sugli errori degli utenti della strada. Il 94% degli incidenti, infortuni e decessi viene attribuito a comportamenti errati di pedoni, ciclisti o automobilisti, secondo la National Highway Traffic Safety Administration.
In Italia il problema è maggiore
Le strade italiane, soprattutto nei centri storici, sono spesso strette e tortuose, progettate in un’epoca nella quale l’automobile non esisteva. Questa incongruenza tra la progettazione urbana e le dimensioni crescenti delle auto moderne crea un ambiente stradale complesso e pericoloso.
In molti centri urbani, marciapiedi stretti e l’assenza di piste ciclabili adeguate obbligano pedoni e ciclisti a interagire pericolosamente con veicoli sempre più grandi. Le auto più alte e larghe possono limitare la visibilità dei conducenti in prossimità dele zone cieche, rendendo più difficile vedere i pedoni, soprattutto i bambini.
Senza contare che l’aumento delle dimensioni dei veicoli riduce lo spazio disponibile per parcheggi e carreggiate, aggravando i problemi di traffico e congestionamento in città già sovraffollate. Le infrastrutture italiane, spesso risalenti a secoli fa, non possono essere facilmente adattate per ospitare questa nuova generazione di veicoli.
Il ruolo degli ingegneri e degli urbanisti
La risposta tradizionale a questi incidenti è spesso attribuita agli errori degli utenti della strada, come attraversamenti non autorizzati o mancanza di attenzione. Tuttavia, questa prospettiva ignora la responsabilità di chi progetta e regola le nostre strade e veicoli. Ingegneri del traffico e legislatori devono riconoscere che le dimensioni crescenti delle automobili richiedono un ripensamento della progettazione urbana e delle normative stradali.
Per migliorare la sicurezza stradale, è necessario considerare interventi che vadano oltre la semplice educazione degli utenti della strada. La progettazione di strade e incroci più sicuri, la creazione di spazi dedicati a pedoni e ciclisti, e la revisione delle norme sui veicoli per limitarne l’aumento delle dimensioni sono passi fondamentali per ridurre i rischi.
Politiche che incentivino l’uso di veicoli più piccoli e sostenibili possono contribuire a mitigare gli effetti negativi dell’aumento delle dimensioni delle automobili. Un approccio integrato, che tenga conto delle necessità di tutti gli utenti della strada, è essenziale per creare un ambiente stradale sicuro e sostenibile per il futuro.
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