Sta circolando su diversi siti italiani la notizia secondo la quale Luca de Meo, CEO di Renault, nel corso di un’intervista avrebbe predetto un “aumento dei prezzi delle auto elettriche del 40%“. Apriti cielo. Tra insinuazioni varie, spiegazioni dei motivi dei possibili aumenti e qualche sberleffo, nessuno si è preso la briga di verificare se l’affermazione fosse vera o meno.
Partiamo allora con il dire che l’intervista è stata concessa al quotidiano belga De Tijd, che copre notizie di economia e finanza. Se qualcuno ha semplicemente citato il nome del quotidiano, qui potete trovare l’articolo originale. Sicuramente il fiammingo non è una delle lingue più conosciute al mondo, ma grazie alla tecnologia possiamo tradurlo.
Di cosa ha parlato de Meo?
L’intervista, piuttosto lunga, vede de Meo criticare le complesse normative europee che, a suo dire, ostacolano la competitività dell’industria automobilistica del continente. Nonostante Renault sia riuscita a evitare di calo degli utili, il settore affronta sfide problematiche legate all’elettrificazione, ai costi delle materie prime ed alla concorrenza di Cina e Stati Uniti.
De Meo sottolinea prima di tutto la difficoltà di soddisfare gli stringenti obiettivi di emissioni di CO₂ fissati dalla UE, con possibili multe miliardarie. Cita la mancanza di infrastrutture di ricarica per auto elettriche e l’accesso limitato a materie prime a prezzi competitivi rispetto alla Cina e la necessità di collaborare con aziende cinesi per colmare il divario tecnologico e di costo in tempi brevi.
Il CEO di Renault propone una maggiore flessibilità nelle normative, sottolineando che l’attuale rigidità penalizza i produttori europei e rende difficile competere con mercati più deregolamentati, come gli Stati Uniti. Inoltre, evidenzia la trasformazione interna di Renault per ridurre i costi, spostando parte della produzione in Paesi a basso costo e focalizzandosi su auto più sostenibili.
Secondo de Meo, il futuro dell’industria automobilistica europea dipende da un maggiore supporto politico e finanziario, soprattutto per l’elettrificazione, e da un ripensamento delle politiche industriali per garantire la competitività globale.
La questione del 40%
Bene, ma allora da dove viene fuori la storia degli aumenti dei prezzi del 40% per le auto elettriche? Ebbene, ad una domanda sui prezzi delle auto, de Meo risponde:
Het gaat goed met de auto-industrie als het goed gaat met de middenklasse. Maar het is geen geheim dat die in Europa koopkracht aan het verliezen is. Dat probleem kan ik niet oplossen. Ik kan alleen proberen concurrerende auto’s op de markt te brengen. Maar Europa zit ons in de weg. Ik heb het laatst eens berekend: tot 2030 komen er elk jaar acht tot twaalf nieuwe Europese regels voor auto’s bij. Ongeveer een kwart van ons budget voor onderzoek en ontwikkeling gaat naar het aanpassen van onze auto’s aan die nieuwe regelgeving.
Het argument van Europa is vaak dat die regels de concurrentie versterken. Maar een ingenieur bij Renault die een auto eraan probeert te laten voldoen, is niet bezig met het creëren van een concurrentievoordeel. Want alle autobouwers moeten aan die regels voldoen. En omdat het regelgeving is, is de autokoper geen vragende partij om ervoor te betalen. Maar de extra regels die erbij komen, verhogen de productiekosten van een auto tussen nu en 2030 met 40 procent.
ovvero, in italiano:
Il settore automobilistico prospera quando la classe media è in buona salute. Tuttavia, in Europa è evidente che la classe media sta perdendo potere d’acquisto, e questo è un problema che non posso risolvere. Posso solo cercare di offrire sul mercato auto competitive, ma le normative europee rappresentano un ostacolo. Ho calcolato che, da qui al 2030, ogni anno verranno introdotte tra otto e dodici nuove regole per il settore automobilistico. Circa un quarto del nostro budget per la ricerca e lo sviluppo viene destinato all’adeguamento delle nostre auto a queste normative.
L’Europa sostiene spesso che queste regole favoriscano la concorrenza, ma un ingegnere di Renault che lavora per rispettarle non sta creando un vantaggio competitivo, perché tutti i costruttori devono adeguarsi. Inoltre, dato che queste normative non rispondono a una domanda diretta dei clienti, non possiamo trasferirne i costi su di loro. Nonostante ciò, le nuove regole aumenteranno i costi di produzione di un’auto del 40% entro il 2030.
A questo punto è evidente come Luca de Meo non abbia mai parlato di un aumento dei costi del 40% entro il 2030 per le auto elettriche. Nel suo discorso, il CEO di Renault si è riferito in generale alle normative europee che impongono nuovi standard per tutte le auto, indipendentemente dal tipo di motorizzazione.
In altre parti dell’articolo si parla delle batterie delle auto elettriche, che rappresentano il 40% del costo di un’auto elettrica, e forse da qui è arrivata la svista di qualcuno. Anche perchè nello stesso brano de Meo parla di un 40-50% di BEV Renault dotato di una batterie LFP.
Quindi?
L’intervista è sicuramente una occasione persa per aprire un dibattito anche in Italia su ciò che la UE deve e può fare per sostenere l’industria europea. Da questo errore grossolano possiamo trarre alcune considerazioni.
E’ fondamentale riportare con esattezza le dichiarazioni, soprattutto su temi sensibili come i costi dell’elettrificazione, per evitare fraintendimenti che possono influenzare il dibattito pubblico. Attribuire affermazioni inesatte può generare confusione tra i consumatori, danneggiando l’immagine sia della persona sia del marchio. Prima di diffondere citazioni, è sempre opportuno verificare le fonti per garantire che le dichiarazioni siano rappresentate correttamente e nel contesto adeguato.