L’Unione Europea impone dazi sui veicoli elettrici cinesi fino al 50%, suscitando tensioni commerciali e impattando il mercato automobilistico globale.
L’Unione Europea ha annunciato l’imposizione di dazi fino al 50% sui veicoli elettrici importati dalla Cina. Questo provvedimento, che entrerà in vigore a partire dal prossimo mese, mira a contrastare l’afflusso di auto elettriche sovvenzionate dal governo cinese che, secondo Bruxelles, stanno danneggiando la competitività dell’industria automobilistica europea.
Valdis Dombrovskis, Commissario europeo per il commercio, ha giustificato la decisione sottolineando la necessità di difendere i produttori europei dalla concorrenza sleale, dichiarando che:
L’abbondanza di veicoli elettrici cinesi sovvenzionati sta mettendo a rischio il nostro settore
I dazi aggiuntivi saranno applicati in percentuali variabili, dal 17% al 38%, in base al grado di cooperazione dei produttori cinesi durante l’indagine condotta dall’UE sulle pratiche di sovvenzione.
I maggiori esportatori cinesi, tra cui BYD e Geely, saranno soggetti a dazi individuali tra il 17% e il 20%. I produttori europei che esportano auto prodotte in Cina, come Mercedes e Renault, affronteranno un dazio del 21%. Tesla, che opera in Cina per servire il mercato europeo, potrebbe essere soggetta a una tariffa personalizzata. Coloro che non hanno collaborato con l’indagine, come il gruppo statale di Shanghai SAIC, subiranno il massimo dazio del 38%.
La reazione della Cina
Il Ministero del Commercio cinese ha espresso “grave preoccupazione” e ha criticato la mossa dell’UE come “infondata e illegale”. La Cina ha minacciato di adottare “misure necessarie” per proteggere i propri interessi e ha accusato l’UE di politicizzare le questioni commerciali. Una risposta che solleva timori su una possibile escalation delle tensioni commerciali tra i due giganti economici.
Wang Lin, portavoce del Ministero del Commercio cinese, ha dichiarato:
La Commissione Europea politicizza e arma le questioni economiche e commerciali. L’UE ha fabbricato e esagerato i cosiddetti sussidi. Questo è un atto protezionistico evidente.
L’imposizione dei dazi arriva in un momento cruciale per il mercato automobilistico, in cui la domanda di veicoli elettrici è in forte crescita. Secondo il Rhodium Group, la Cina ha esportato auto elettriche per un valore di 10 miliardi di euro verso l’UE nel 2023. Con i nuovi dazi, l’UE mira a riequilibrare il mercato, generando potenzialmente miliardi di euro per il bilancio comunitario.
Tuttavia, resta da vedere come questa decisione influenzerà le relazioni commerciali con la Cina e quali saranno le ripercussioni per i consumatori europei e il mercato automobilistico.
L’UE dovrà bilanciare la protezione dei propri produttori con l’esigenza di mantenere accessibili i veicoli elettrici per i consumatori e di promuovere una mobilità sostenibile. La capacità di gestire queste tensioni sarà cruciale per il futuro della mobilità elettrica in Europa.
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