Le Dash Cam per l’auto sono dispositivi di registrazione video da tenere all’interno dell’abitacolo e pensate per rappresentare una garanzia in caso di incidente, per ricostruirne al meglio le dinamiche.
Bisogna però tenere a mente che ci sono delle normative a riguardo, le quali se vengono violate possono causare un vero e proprio effetto boomerang dannoso per chi ha acquistato la stessa dash cam.
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Che cos’è la Dash Cam per l’auto e perché viene usata
Una Dash Cam è una telecamera compatta che si può posizionare sul cruscotto, sul parabrezza o sul lunotto posteriore per registrare quello che avviene intorno a un’automobile sia quando è in movimento sia quando è ferma. Non valgono solo per le auto: per esempio, le usano anche alcuni motociclisti ponendole sul loro casco.
Sono dotate di scheda di memoria esterna, estraibile, e quando raggiunge il limite di memoria automaticamente sovrascrive i dati senza mai interrompere la ripresa.
Che cosa dice la legge
Se la scatola nera non solo è regolamentata, ma sarà proprio obbligatoria, sull’uso della Dash Cam per l’auto non esiste una vera e propria norma.
Bisogna andare a citare l’articolo 141 del Codice della Strada, il quale dispone che il conducente debba sempre avere il controllo del mezzo ed essere capace di fare tutte le manovre in sicurezza e con la migliore visibilità.
Segue l’articolo 169, il quale dice che in tutti i veicoli il conducente deve avere la più ampia libertà di movimento per effettuare le manovre.
Di fatto, quindi, non esiste nessun divieto di utilizzo di questi oggetti se non vanno a limitare il campo visivo del conducente, e la sua libertà di movimento, motivo per cui la dash cam si può utilizzare a patto che non comprometta la visibilità.
Diverso è il discorso per l’utilizzo delle immagini, che sono legate alle normative europee sulla privacy. Il proprietario può quindi effettuare delle registrazioni video ma è responsabile della loro conservazione e della loro diffusione. È illegale diffonderle se le riprese mostrano i volti di persone e targhe di veicoli, che quindi vanno preventivamente oscurati in post produzione.
Come prova per gli incidenti
Come detto, chi usa una Dash Cam per l’auto lo fa per avere delle prove inconfutabili in caso di incidente in cui viene coinvolto in maniera diretta o indiretta. L’articolo 2712 del Codice della Strada dice espressamente che:
Le riproduzioni fotografiche, informatiche o cinematografiche, le registrazioni fotografiche e, in genere, ogni altra rappresentazione meccanica di fatti e di cose formano piena prova dei fatti e delle cose rappresentate, se colui contro il quale sono prodotte non ne disconosce le conformità ai fatti o alle cose medesime
Come le immagini casualmente riprese dagli smartphone, o dalle telecamere di sicurezza, ogni contenuto è una “prova atipica” se non viene contestato dalla parte accusata. Si tratta però sempre di materiale soggetto alla valutazione del giudice, che può decidere se un video può essere ammesso o meno come prova processuale.
Come si monta una dashcam?
Montare una dashcam non è una operazione complicata. Serve un minimo di manualità e pazienza nel leggere bene le istruzioni.
Qui l’esempio di una dashcam che abbiamo montato in 30 minuti, con telecamera frontale e posteriore.
Qualche esempio di dashcam
Per scegliere la migliore dash cam bisogna prendere in considerazione alcuni fattori. Risoluzione video, angolo di visione, presenza di sensori di impatto o accelerometri che le fanno scattare automaticamente quando rilevano un incidente o un urto. Il mix di queste caratteristiche insieme al prezzo ci da la bontà della dashcam che andremo ad acquistare.
Abbiamo quindi elencato quello che secondo noi sono sono le dash cam che preferiamo per il loro rapporto qualità/prezzo in questo articolo.
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