L’avevo già provata mesi fa in un test drive “primo contatto”, e mi aveva convinto. Ora però ho guidato la Dacia Sandero 2021, in configurazione Streetway per circa due settimane come se fosse la mia auto. Ecco come si è comportata, ma soprattutto ecco quanto ha consumato lei, e quando ho speso io.
Dacia Sandero 2021: me la consigli?
Senza dubbio. La Dacia Sandero 2021 è un’auto matura, completamente diversa da quanto abbiamo visto fino adesso, ma sempre con gli elementi che ne hanno decretato il successo: ha tutto ciò che serve, anche di più, ad un prezzo giusto.
È un’auto molto silenziosa che, con il TCe benzina da 90 CV, ha anche la giusta spinta per una guida confortevole e sicura. I nuovi interni certo sono quasi completamente in plastica, ma sono meglio rifiniti e hanno inserti in tessuto che contribuiscono ad aumentare la qualità percepita. Insomma, per qualcuno non sarà l’auto più bella sul mercato, anche se per noi è gradevole da vedere, ma non c’è ombra di dubbio sul fatto che sia una delle più intelligenti.
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Dacia Sandero 2021: la prova dei consumi reali.
Probabilmente vi state chiedendo come funziona, per questo inizio subito con il dire che non si tratta di una prova scientifica ma una prova assolutamente reale. Prendiamo la vettura, facciamo il pieno, percorriamo un certo numero di chilometri, rifacciamo il pieno, e segnamo tutti i dati di percorrenza.
La prova dei consumi reali con la Sandero ci ha portato ad una percorrenza di oltre 700 km, su percorsi che si sono alternati maggiormente nell’extraurbano rispetto alla città. Lo stile di guida ha alternato momenti dedicati al risparmio, viaggiando in rettilineo a filo di gas, con momenti più “frizzanti” nei quali abbiamo ad esempio superato altre automobili o effettuato partenze rapide al semaforo. Come si vede nei dati, lo stile di guida ha influenzato in maniera decisa il consumo medio, passando da 15 a 12 km al litro di benzina.
Data | Km percorsi | Litri | €/l | Spesa | km/l | l/100 km |
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Rifornimento 1 | 255 | 16,78 | 1,669 | € 28,01 | 15,20 | 6,58 |
Rifornimento 2 | 458 | 32,01 | 1,719 | € 55,03 | 12,00 | 8,30 |
Totale | 713,4 | 48,79 | – | € 83,04 | 14,62 | 6,84 |
Abbiamo riportato anche il prezzo della benzina, così potete farvi un’idea. In pratica per percorrere poco più di 700 km abbiamo speso più di 80 €. Sul fronte consumi rispetto ai dati dichiarati di 5,3/5,6 litri per 100 km del ciclo WLTP per il TCe90, siamo ad un classico +20% nella vita reale.
Importante da considerare che non vuol dire che le case “barino” nei cicli, ma sono i cicli di omologazione che, per uniformità delle situazioni, non possono che essere distanti dalla vita di tutti i giorni. Ad esempio, nel nostro caso, l’utilizzo del condizionatore nella situazione reale, ha sicuramente influito nella distanza di valori rispetto ai dati WLTP.
Il design ha fatto tanti passi in avanti: promosso.
Non mi soffermerò molto sull’estetica, perché vi rimando al primo contatto di qualche tempo fa. Comunque confermo che i passi in avanti ci sono stati, e che anche alcuni miei amici e conoscenti hanno confermato che è carina da vedere.
Secondo me l’anteriore è ben fatto, ha molto più carattere rispetto a prima e ha sposato un design che sicuramente non è innovativo, ma non invecchia. I fari sono larghi e sottili e “affondano” nella griglia centrale, oggi più grande, con la nuova trama “Y Shape” che, con i fari LED, fa una bella figura e che si collega alla cromatura della calandra, dimostrazione anche di una maggiore ricercatezza stilistica. Forse il posteriore è meno riuscito, anche perché più conservativo e vicino al design della vecchia Sandero, ma in generale si guarda bene, e in colori come il Blu Iron della nostra prova (610 euro) il Rosso Fusion di serie, riesce a spiccare.
Sono gli interni ad essere molto cambiati e su cui si nota l’enorme lavoro fatto in termini di miglioramento. La qualità percepita è più alta, a partire dall’odore che sa meno di plastica rispetto a prima. Il materiale è stato lavorato meglio, e nella versione Comfort della nostra prova ci sono anche inserti in tessuto, che richiamano i sedili, su tutta la plancia e sui pannelli porta. La nuova Sandero condivide poi la piattaforma con la nuova Clio, e quindi rispetto a prima è leggermente più grande, cosa che la rende più spaziosa sia all’anteriore che al posteriore. Davanti quindi ci si sta bene, dietro io che sono alto 1,94m devo a scendere a compromessi, ma per persone con statura normale invece c’è una certa comodità.
Mi piace la disposizione intelligente della strumentazione: il display touch centrale da 8 pollici non è integrato, ma non fa un brutto effetto. In più è leggermente orientato verso chi guida e soprattutto ha lo schermo opaco, una scelta che apprezzo perché è più visibile anche con la luce diretta, e trattiene meno ditate. Non capisco perché non lo utilizzino tutti. Di fianco c’è un supporto per lo smartphone con annessa presa USB, mentre un’altra si trova in basso. Anche questo è segno di una progettazione ergonomica e intelligente. I tasti fisici sono stati ridotti, tranne quelli legati al clima (per fortuna). Sulla cornice del display ci sono tasti soft touch per il volume e per tornare alla home, e il volume è ripreso anche nel “levettone” nascosto dietro al volante, un evergreen in Dacia e Renault, che a me continua a non piacere. Non ci sono, invece, tasti fisici per cambiare canzone o stazione radio. Peccato, perché la loro assenza tende a distrarre un po’.
A compensare questa mancanza ci pensa comunque il controllo vocale, che funziona molto bene. In più, il Media Nav della nostra prova (optional da 300 euro) è compatibile con CarPlay (Wireless) e Android Auto (via cavo), e di conseguenza con i sistemi di assistenza vocale di Apple e Google. Io infatti tendo a usare sempre Siri per farmi leggere i whatsapp e rispondere, e per scegliere le canzoni, e qui a maggior ragione. Bene, invece, la presenza di un bracciolo centrale, sotto al quale si trova un vano portaoggetti profondo che si unisce a una buona dotazione di tasche per metterci qualsiasi cosa. Infine, il bagagliaio: 328 litri di partenza, che aumentano abbattendo i sedili. Tra l’altro il vano di carico è piuttosto regolare, e ha contenuto bene i miei acquisti IKEA tra cui una piccola scrivania, diversi ometti, vasi, e uno specchio.
Sorpresa: è davvero silenziosa
Parlandone con amici e colleghi, ho detto a tutti che la Dacia Sandero 2021 mi ha sorpreso per la sua comodità, prima di tutto acustica. La vettura che ho provato ha il motore 1.0 TCe da 90 CV, benzina, con cambio automatico CVT, che mi sento di definite il Variazione Continua più silenzioso che abbia mai usato.
Alle basse velocità si sente ma non troppo, mentre tra i 60 e i 90 il motore proprio non entra, tanto che un amico mi ha chiesto: “Ma è la Dacia elettrica?“. Lui ovviamente intendeva la Spring, ma credo sia abbastanza indicativo dell’ottimo lavoro fatto. La leva del cambio è tra l’altro rigida al punto giusto, non scricchiola, non balla, e ha 4 inserti: Retro, folle, Drive e “L”, che sono le marce basse. Impostando qui la leva del cambio, si mantiene il motore sulle prime marce evitandone lo stress in salita e in discesa, o anche in situazioni del parcheggio.
Oltre alla silenziosità si apprezzano anche i consumi della Dacia Sandero 2021. La nostra media generale è stata di 6,8 litri su 100 km, ma questo perché ho volutamente alternato una guida leggera tra i 5,5 e i 6,5 litri su 100 km, e un piede pesante unito ad alte velocità, che mi ha portato a raggiungere anche gli 8,5 litri su 100 km. Questo perché se no non riuscivo a scaricare l’auto, che ha un serbatoio piuttosto capiente e usandola in città con un piede leggero ha buoni consumi, in linea con le compatte e anche meglio di molte Mild Hybrid.
Sterzo migliorabile
Una cosa che non ho apprezzato è invece lo sterzo, perché come sempre nelle Dacia lo trovo troppo leggero per i miei gusti. C’è un miglioramento certo, e capisco che sia tenuto molto leggero alle basse velocità per agevolare le manovre; e certo si irrigidisce un po’ aumentando la velocità, ma in generale lo preferirei un po’ più rigido. O, come in altri casi, con la possibilità di decidere io se tenerlo molto leggero o irrigidirlo.
A parte questo, comunque, il migliore assemblaggio si sente molto, perché nulla scricchiola, mentre sul piccolo display TFT del cruscotto analogico (dal design piacevole) abbiamo sempre tutto sotto controllo, dai consumi alla pressione delle gomme.
Allestimenti e prezzi
Dacia Sandero 2021 parte da 10.550 euro nella versione Essential, già dotata tra le altre cose di Cruise Control, fari full LED Y-Shape e chiamata di emergenza. Quella della nostra prova è invece la Comfort, che parte da 12.700 euro con lo stesso motore ma cambio manuale, e da 14.200 col cambio automatico, e di serie include:
- Media Display;
- Sensori di parcheggio posteriori;
- Fari fendinebbia;
- Fari Full LED Y-Shape;
- Specchietti retrovisori esterni elettrici;
- Inserti in tessuto sulla plancia;
- Cerchi in acciaio da 15 pollici;
- Sedile conducente regolabile con bracciolo;
La vettura da noi provata include i seguenti optional:
- Tinta Blu Iron da 610 euro;
- Cerchi in lega 16” Amaris da 350 euro;
- Pack City Plus con sensori anteriori e posteriori, retrocamera e sensori di angolo cieco da 450 euro;
- Pack Techno con ingresso keyless, freno di stazionamento elettronico e Bracciolo anteriore con vano portaoggetti da 350 euro;
- Media Nav da 300 euro;
Per arrivare a un prezzo finale di 16.260 euro, al netto di incentivi e promozioni. Esiste anche una variante a GPL, alimentazione a cui Dacia punta molto, che parte da 12.150 euro in allestimento Essential e da 13.200 in allestimento Comfort.
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