Non c’è solo elettrico o elettrificato in Italia, dove le alimentazioni a gas hanno sempre giocato un ruolo con percentuali di tutto rispetto. Certo, niente a che vedere con benzina o diesel, ma ancora oggi si vendono più GPL che auto elettriche, nonostante gli incentivi.
Dacia ci crede, perché è una soluzione sicura, affidabile e semplice. I clienti Dacia possono adottarlo su tutta la gamma, grazie al label ECO-G. Il GPL rende felici le persone intelligenti che l’hanno adottata perché consente di circolare più a lungo spendendo di meno. Come il Diesel? Sì, ma con un prezzo inferiore alla stazione di servizio e meno emissioni di CO2 e polveri sottili.
È dal 1979 che questa tecnologia esiste nell’industria automobilistica che ha conquistato il mondo. I più grandi sostenitori di questo carburante sono la Corea, la Russia, la Tailandia, il Messico e la Turchia. In Europa, in prima linea ci sono Polonia, Ucraina e Italia. Oggi, sono 28 milioni i veicoli alimentati da GPL che circolano nel mondo. In altri Paesi, la diffusione più lenta del GPL è dovuta soprattutto alla mancanza di consapevolezza dei vantaggi di questo carburante ed alla minore densità di stazioni di servizio in grado di proporlo.
L’audacia di Dacia nei confronti del GPL
La stragrande maggioranza dei veicoli equipaggiati con un sistema bifuel viene modificata nell’aftermarket. In altri termini, con l’intervento di allestitori specializzati, al di fuori delle reti del costruttore. Ma da due anni a questa parte, il GPL ha più che mai il vento in poppa. Le vendite decollano, spinte dall’aumento del prezzo di rifornimento di benzina e diesel, e di chi non vuole passare a ibrido o elettrico.
In questo contesto, le offerte bifuel benzina/GPL come primo equipaggiamento dei costruttori automobilistici si moltiplicano. Dacia crede nel GPL dal 2010. Oggi, è l’unica marca del mercato a proporre questo sistema bifuel su tutta la sua gamma termica.
L’integrazione della tecnologia GPL nel motore TCe 100 ECO-G è effettuata in fabbrica direttamente sulle catene di montaggio ECO-G, il gpl “senza vincoli” di Dacia. L’integrazione in fabbrica di questa tecnologia collaudata nel motore TCe 100 ECO-G è garanzia di sicurezza ed affidabilità. La durata della garanzia del costruttore (3 anni / 100.000 chilometri), gli intervalli e i costi degli interventi di manutenzione, la capacità del bagagliaio sono uguali a quelli della versione benzina. L’integrazione del serbatoio del GPL è ottimizzata, dato che prende il posto della ruota di scorta.
Questa offerta come primo equipaggiamento in fabbrica, associata alla garanzia del costruttore, ha permesso di rassicurare ed attirare tanti nuovi clienti. Già nel 2020, 1 su 5 Dacia vendute erano auto a GPL. Nel primo semestre 2021, questi rappresentavano il 28% del totale delle vendite. Un successo legittimo, dato che è un’offerta piena di vantaggi.
I vantaggi del GPL
Vediamo allora perché il GPL ha preso piede, e chi lo prova non vuole tornare indietro.
- Pratico: il volume di carico del bagagliaio è invariato, nonostante la presenza del secondo serbatoio. Il rifornimento di GPL si effettua dall’apposito sportellino, proprio come per la benzina.
- Economico: con il GPL, il motore consuma circa il 15% in più rispetto alla benzina, ma il GPL è in media il 40% meno caro. Si fa presto ad ammortizzare l’acquisto di una bifuel.
- Autonomia: grazie alla presenza di due serbatoi, l’autonomia supera i 1.000 chilometri senza passare dalla stazione di servizio. Circolando a GPL, Nuova Sandero ECO-G offre, per esempio, oltre 1.300 km di autonomia.
- Ecologico: con il GPL, i veicoli Dacia emettono il 10% di CO2 in meno rispetto alla benzina, offrendo una coppia e una potenza motore superiori.
- Semplice: l’autonomia consentita da ogni serbatoio è visualizzata sul display del cruscotto. Il passaggio alla benzina è automatico, se il serbatoio del GPL è vuoto.
Cosa è il GPL?
GPL è l’acronimo per Gas di Petrolio Liquefatto. Si tratta di una miscela di idrocarburi leggeri, in particolare butano, ovvero il gas domestico, e propano. È un gas assolutamente non tossico. Quando viene bruciato, non produce quasi polveri sottili e limita le emissioni di Nox, responsabili delle patologie respiratorie. Più del 60% proviene dal gas naturale.
Questa energia viene utilizzata nei sistemi bifuel: il motore funziona a benzina e GPL grazie a due serbatoi distinti. L’automobilista è libero di scegliere la carburazione. Con il GPL si registra in media il 10% in meno di emissioni rispetto alla benzina. In Europa, questo carburante è distribuito in 32.000 stazioni di servizio, ossia ¼ della rete.
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