Nel corso di una conferenza stampa per commentare insieme i risultati del 2022 e le prospettive per il prossimo biennio, Dacia ha colto l’occasione per mostrarci il suo cambio d’immagine.
Una nuova estetica per il marchio romeno, la cui parola chiave è “Essenziale“, e che se certo lo rende un po’ più appetibile soprattutto agli occhi di alcuni dei suoi principali clienti (i giovani), non tradisce le peculiarità raggiunte soprattutto con gli ultimi modelli: robustezza, ottimi motori, design piacevole e prezzo competitivo.
Perché Dacia non ha competitor (per ora)
Da quando Luca De Meo si è insediato nel Gruppo Renault lanciando l’obiettivo “Renaulution” volto a restaurare tutti i marchi al suo interno, Dacia è sempre stata al centro di questa strategia. E, forse, questa Renaulution, questa rivoluzione ha toccato più lei che la stessa Renault, in termini di qualità dei prodotti, rinnovamento della gamma e cambio di immagine. Ma senza tradire la sua unicità: tolta la Spring, tutti i modelli del marchio hanno un listino di partenza inferiore a 20.000 € senza sconti, tutti disponibili con una variante GPL. Quanti altri marchi vi vengono in mente con la stessa caratteristica?
Tutto è partito si può dire con il restyling di Duster, ma si è concretizzato con la nuova generazione della Dacia Sandero, per la prima volta costruita sulla stessa piattaforma della Renault Clio, e non su piattaforme più vecchie come accadeva in precedenza. Ciò ha significato prima di tutto più sicurezza e più spazio, ma la Sandero, in entrambe le versioni, ha portato un design certamente più piacevole, e interni più curati e tecnologici.
Verso la fine del 2022, poi, Dacia ha cambiato completamente immagine. Un nuovo colore, una sorta di verde opaco che rimanda alla sua solidità e anche alla vocazione avventuriera di molti dei suoi modelli. Ma soprattutto un nuovo logo, il Dacia Link, e un nuovo font per la scritta “Dacia”, entrambi arrivati in pochissimi mesi su tutti i veicoli commercializzati e dal successo tale da avere portato in poco tempo a 37.000 ordini.
Un rinnovamento che passa anche nei concessionari: il luogo dell’evento è la Concessionaria Paglini di Castellanza (VA), il primo ad aver adottato la nuova estetica fatta non solo dei nuovi colori, ma anche di accorgimenti tecnologici, come la realtà aumentata, che aiutino le persone a scegliere il veicolo anche da casa. O ancora, l’intelligenza artificiale che permette di capire quali sono i modelli in pronta consegna nei concessionari di tutto il Paese, mossa strategica contro il non ancora risolto problema dei ritardi.
Un’attenzione al prodotto e anche all’esperienza di vendita che ha permesso di aumentare la percezione del marchio, mantenere alto il valore dei suoi prodotti e fidelizzare i clienti. La punta è oggi rappresentata dalla Duster, modello che in poco più di 10 anni ha un ampio pubblico di appassionati, anche perché fondamentalmente unico fuoristrada accessibile. Ma in generale si può dire che c’è affetto verso tutti i suoi modelli e, stando a ciò che dice l’azienda, sono in molti a scegliere ancora Dacia dopo averne già avuta una.
Motori termici fino a dicembre 2024
I cambiamenti di cui sopra preparano alle numerose novità in arrivo nei prossimi anni. Già il 2023 parte con la Dacia Jogger Hybrid 140, il primo modello full hybrid del marchio, e con la Dacia Spring Extreme, che porta la potenza a 65 CV e a miglioramenti nell’estetica e nei materiali.
Il 2024 sarà un anno cruciale, perché sarà introdotta la nuova generazione del Dacia Duster, indubbiamente il modello più di successo del marchio romeno, di cui non si sa nulla se non che avrà elementi estetici fortemente ripresi dalla concept car Bigster. Quest’ultima avrà anche una versione di serie, prevista per il 2025, segnerà l’ingresso di Dacia nel segmento dei SUV di segmento C, al momento scoperto, e che avrà motori ibridi. Per il resto, ci hanno solo accennato che da qui al 2030 arriveranno diversi nuovi prodotti.
E per quanto riguarda l’elettrico? Guido Tocci, Managing Director di Dacia Italia, per rispondere a chi gli ha chiesto come affronteranno la transizione all’elettrico in modo da rimanere competitivi, ha ripreso le parole del CEO Denis Le Vot: “Fino a dicembre 2024, Dacia produrrà modelli a motori endotermico“.
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