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A Cuba cambia tutto: arrivano i mezzi elettrici cinesi

Un'azienda cinese e il governo cubano collaborano per introdurre veicoli elettrici a Cuba per risolvere i problemi di trasporto e ridurre la dipendenza dal carburante.

L’Avana, capitale di Cuba, è da sempre associata alle sue iconiche auto d’epoca colorate, simbolo di un’era passata e di un’industria automobilistica che, a causa delle restrizioni economiche, è rimasta immutata per decenni. Tuttavia, negli ultimi tempi, le strade della città stanno assistendo a un cambiamento inaspettato: i veicoli elettrici stanno rapidamente guadagnando popolarità, nonostante i problemi dell’isola caraibica.

Un cambio di rotta reso possibile grazie a una collaborazione tra i cinesi di Dongxing Industrial, con sede a Tianjin, e l’azienda statale cubana Minerva. Insieme, hanno creato una joint venture chiamata VEDCA, acronimo che possiamo tradurre come “Veicoli Elettrici dei Caraibi“. Questa partnership ha già iniziato a trasformare il paesaggio dei trasporti cubani, offrendo una soluzione ai numerosi problemi di mobilità del Paese.

La scelta di investire nei veicoli elettrici non è casuale. Cuba, afflitta da una grave crisi economica, ha visto il prezzo del carburante aumentare vertiginosamente. Ne avevamo parlato lo scorso febbraio 2024, quando a Cuba il prezzo della benzina era addirittura quintuplicato. In questo contesto, i veicoli elettrici, che non dipendono dai carburanti fossili, potrebbero rappresentare una scelta strategicamente vantaggiosa.

VEDCA ha piani ambiziosi: la joint venture prevede di produrre fino a 10.000 unità di veicoli elettrici all’anno. Tuttavia, attualmente la produzione si attesta tra le 2.500 e le 5.000 unità, principalmente a causa delle limitazioni nel mercato locale e delle restrizioni nelle vendite in valuta nazionale. Nonostante questi ostacoli, l’iniziativa ha già avuto un impatto importante, offrendo ai cubani un mezzo di trasporto privato ad un costo accettabile.

L’innovazione non si ferma ai soli veicoli per passeggeri. VEDCA ha anche avviato la sperimentazione di nuovi trattori elettrici e altre macchine pesanti a propulsione elettrica, aprendo nuove possibilità per l’agricoltura e l’industria cubana, settori che soffrono da anni per la mancanza di risorse e attrezzature adeguate.

Nonostante l’entusiasmo attorno al progetto VEDCA, resta da verificare quanto il passaggio all’elettrico possa realmente incidere sulla vita quotidiana dei cubani, considerando che la produzione di elettricità a Cuba dipende ancora in gran parte da fonti non rinnovabili, spesso soggette a interruzioni e carenze. L’effettiva disponibilità di energia per alimentare una flotta crescente di veicoli elettrici solleva lascia qualche dubbio sulla sostenibilità economica a lungo termine, in un Paese dove la crisi energetica è una realtà ben nota.

Fonte: South China Morning Post via Yahoo Finance

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