Baic e DR rivendicano l’esclusività del loro rapporto, invitando Cirelli a interrompere la vendita di auto Baic con proprio marchio
Una recente nota stampa congiunta di Baic International Development Co., consociata di Baic Motor Corporation, e DR ha l’obiettivo di “fare chiarezza” sulla situazione nel mercato italiano in merito ai veicoli del colosso cinese, dopo che Cirelli Motor Company qualche mese fa ha iniziato a fare come DR, ovvero a vendere i veicoli cinesi a suo marchio.
Secondo Baic e DR, il marchio molisano è l’unico in Europa ad avere la possibilità di operare per conto di Baic, mentre Cirelli starebbe agendo senza alcuna autorizzazione. Una situazione alquanto strana, che, al momento in cui scriviamo questo articolo, vede Cirelli avere ancora attivo il sito e in vendita una gamma di veicoli che va dalla Cirelli 2 alla Cirelli 7, in vendita anche in alcuni concessionari.
Una situazione strana
Recita il comunicato stampa: “Vi scriviamo per informarvi che BAIC INTL non ha alcun legame o partnership con CMC S.r.l.- Cirelli Motor Company. Siamo venuti a conoscenza che CMC S.r.l. ha promosso i prodotti BAIC sotto un nome diverso e senza la nostra autorizzazione. Ci teniamo a precisare che non abbiamo autorizzato alcuna attività del genere. Abbiamo già comunicato a CMC S.r.l. di interrompere immediatamente qualsiasi attività relativa ai veicoli prodotti da BAIC. DR Automobiles Groupe e BAIC INTL vogliono garantire che i consumatori e tutte le parti interessate siano consapevoli di questa situazione e che i loro diritti e interessi siano tutelati.”
La nota si riferisce in oltre a un altro comunicato stampa, pubblicato proprio a luglio, in cui Baic annunciava di concedere l’esclusiva per l’Europa a DR per l’importazione dei suoi veicoli, permettendo così al costruttore molisano di ampliare la sua gamma al momento composta da veicoli Chery, proprio quando a sua volta Chery ha deciso di entrare ufficialmente sul mercato europeo. DR usa già veicoli Baic, ad esempio la nuova Evo 5 o il fuoristrada K2 del suo nuovo marchio ICKX.
Viene però da chiedersi dove sia stato l’errore, perché Cirelli non solo ha fatto annunci e costruito un sito, con tanto di listino prezzi, omologazione e caratteristiche tecniche. Qualche auto è anche già stata venduta, e ciò significa che in qualche modo queste automobili gli sono arrivate ed è riuscito a modificarle.
Al momento, comunque, Cirelli non ha rilasciato note stampa a sua volta, e non è chiaro se quindi seguirà quanto richiesto dal colosso cinese. Ricordiamo, però, che non tutte le auto Cirelli sono Baic: la gamma prevede anche vetture di Dongfeng Motors, che al momento non si è espressa sulla situazione pur avendo a sua volta una partnership ufficiale con China Car Company, importatore del marchio DFSK.
Non perderti le ultime notizie e condividi opinioni ed esperienze commentando i nostri articoli:
• Iscriviti ai nostri canali Telegram e Whatsapp per gli aggiornamenti gratuiti.
• Siamo su Mastodon, il social network libero da pubblicità e attento alla privacy.
• Se preferisci, ci trovi su Flipboard e su Google News: attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite!