In alcuni casi i piccoli particolari possono fare una differenza enorme anche in campo ambientale. Ce lo dimostra la storia di uno degli adesivi applicati fino a poco tempo da Continental sugli pneumatici. Decidendo di utilizzarne uno su due nella regione EMEA, il produttore tedesco ne dimezza di fatto la produzione, riuscendo ad eliminare circa 110 tonnellate di rifiuti di plastica all’anno. Complessivamente, i rotoli adesivi raggiungono una lunghezza pari a circa 6,4 km, più di tre volte il famoso viale dei Champs-Élysées a Parigi.
Ma di quali adesivi stiamo parlando? Cominciamo con il dire che rimarrà sugli pneumatici solo l’etichettatura obbligatoria nell’Unione Europea e in altri Paesi, che riporta le informazioni di prodotto necessarie al commercio, come la marca, le dimensioni e il numero di serie dell’articolo. Continental invece non produrrà più gli adesivi con i loghi dei brand che fanno parte del Gruppo come Continental, Uniroyal, Semperit e Barum, che in passato aiutavano i rivenditori e i gommisti a identificare e archiviare più facilmente gli pneumatici in magazzino.
L’obiettivo dell’azienda è di utilizzare materiali sostenibili lungo l’intera catena di fornitura, evitando gli sprechi ed in particolare i rifiuti di plastica, così come trasporto di materiali non essenziali. C’è da aggiungere che in questo caso ci sarà sicuramente un tagli di costi, che evidentemente sono stati ritenuti superflui.
Rimane quindi interessante notare come il taglio agli sprechi in termini di materie prime e rifiuti, si accompagni ad un risparmio economico anche per l’azienda.
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