Contessa EV Rendering

Contessa EV Rendering: la formula indiana

È davvero indiana???

Contessa EV Rendering: ne avete mai sentito parlare? In Italia se diciamo Hindustan Motors nessuno sa a cosa ci riferiamo, perché è un marchio indiano che opera esclusivamente in quel subcontinente.

Potrebbe essere superfluo dedicare un articolo a un marchio riservato a un solo mercato, ma osservando che la sola India conta 1,4 miliardi di abitanti (se non si aggiungono anche Pakistan e Bangladesh) di contro ai 450milioni di europei, forse è utile per capire l’entità e l’importanza di un mercato come questo. Mercato che con la Contessa EV Rendering dimostra anche di essere al passo coi tempi visto che si propone di riportare in auge un modello significativo in India, in versione coupé e totalmente elettrica.

Contessa EV Rendering: nel cuore dei millennials

Il Rendering della Contessa EV è opera di Mightyseed Designs, una casa di design con sede a Kochi (nello stato federale del Kerala, India sud-occidentale). Il modello proposto in grafica richiama un bestseller nel paese, considerato addirittura leggendario: la Hindustan Contessa, prodotta dal 1984 al 2002. Un’auto berlina particolarmente curata nel design e nei dettagli interni, nonché una delle pochissime auto di lusso prodotte in India. Era basata sulla Vauxhall VX Series prodotta 10 anni prima – e questo serve anche un po’ per capire le dinamiche di produzione in un paese che non gode degli standard di sicurezza e produzione europei.

Contessa EV Rendering

L’auto fu inizialmente dotata di un motore da 75CV e un cambio manuale a 4 rapporti, che poi sono stati sostituiti con un motore più potente da 88CV e un cambio Isuzu a 5 rapporti (sempre manuale), per una velocità massima di 160km/h (i motori erano disponibili sia benzina che diesel, realizzati sempre da Isuzu). Numeri particolarmente alti in India, che rendevano quest’auto un sogno per quella generazione, nonché auto di rappresentanza per diversi politici.

Contessa EV Rendering: tempi che cambiano

La “nuova” Contessa EV Rendering pensata da Mightyseed Deisngs cambia totalmente le carte in tavola, e non può essere minimamente paragonata all’originale. Il design infatti è molto futuristico e decisamente lontano dalle forme classiche della vecchia Contessa, che tra l’altro era una berlina 4 porte mentre qui l’auto è una coupé sportiva.

Il frontale si nota per i fari full LED divisi in 4 sottili linee, collegate da una quinta striscia a LED che porta al centro dove c’è il Logo: questo blocco unico è inserito in una sorta di mascherina (unica cosa che richiama la vecchia Contessa), mentre il resto è pulito e privo di particolari tocchi estetici. Ampio è però l’abitacolo, come si può notare dal grande parabrezza quasi verticale. Moderni sono anche gli “specchietti”, ovvero due videocamere collegate all’interno a due monitor come avviene per Lamborghini Urus o Audi E-Tron.

Il posteriore è ancora più minimal: una striscia unica di fari a LED, sotto la quale appare unicamente il logo Contessa. Per il resto, l’auto si mantiene davvero pulitissima, anche di profilo con la linea dei finestrini che parte ampia e si restringe al posteriore, e le portiere con maniglia a scomparsa. I cerchi sono molto grandi e bruniti, e contribuiscono a creare contrasto.

La propulsione è, come detto, elettrica: è ciò che completa il progetto della casa di design di Kochi, che vuole quindi spronare la Hindustan a riportare questo nome sul mercato creando un altro modello premium made in India che sia ecologico e a emissioni zero (considerando soprattutto l’alto tasso di inquinamento delle megalopoli indiane).

Non è questa la sede per discutere sull’etica di un progetto del genere destinato a un paese così complesso come l’India, dove i disagi socio-economici sono tanti e irrisolti. Ma certamente il rendering è valido, ed è utile a far capire come la causa delle auto elettriche e dell’ecologia sia ugualmente sentita a tutte le latitudini.

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