Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2021 Lamborghini, iscritta nella classe riservata ai Concept, ritorna la Countach LP 500: si tratta di un’appassionata ricostruzione eseguita dal Polo Storico di Automobili Lamborghini, che ha richiesto oltre 25.000 ore di lavoro per conto di un importante collezionista. Fondamentale il contributo del Centro Stile Lamborghini per la ricostruzione della carrozzeria e supervisione dello stile.
Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2021 Lamborghini: la ricostruzione della Countach LP 500
Nel marzo del 1971, al Salone dell’Automobile di Ginevra, Automobili Lamborghini presenta la sua “idea car”, la LP 500 Countach. La vettura si impone immediatamente come la regina del Salone e le sue immagini, diventate virali, sono pubblicate sulle principali riviste di tutto il mondo. Questo nuovo modello è pensato per sostituire la leggendaria Miura e scrive una nuova pagina della storia dell’automobile, sia per la sua tecnica che per le sue forme. Dopo tre anni di sviluppo la LP 500 viene sacrificata nelle prove di crash test nel marzo del 1974 per poi scomparire.
Alla fine del 2017 un importante cliente Lamborghini, appassionato di auto d’epoca, chiede al Polo Storico se esiste la possibilità di realizzare una ricostruzione della Countach LP 500, un modello leggendario e conosciuto solo grazie alle foto dell’epoca.
I primi mesi vengono passati ad acquisire tutto il materiale reperibile e alla sua analisi approfondita. Foto, documenti, rapporti delle riunioni, disegni originali, la memoria di alcuni dei protagonisti dell’epoca: tutto ciò ha contribuito a stabilire con la massima esattezza possibile forma e funzione di ogni singolo particolare. Inoltre, è stato fondamentale il supporto della Fondazione Pirelli nel mettere a disposizione il materiale storico conservato nei loro archivi per ricreare i pneumatici che erano montati sul modello originale della LP 500.
I lavori sono cominciati dal telaio scatolato a struttura mista, completamente diverso da quello tubolare delle Countach che seguiranno. Oltre a ridisegnarlo fisicamente, il Polo Storico ha dovuto decidere con quale sistema di lavoro costruirlo, per rispettare le metodologie di produzione dell’epoca.
Stessa procedura per la carrozzeria, per la cui analisi e definizione sono stati impiegati svariati strumenti tecnologici moderni. Arrivati alla fase di battitura della lamiera, la tecnologia ha lasciato il posto al sistema tradizionale italiano, con il battilastra, la sua arte ed i suoi utensili. Un processo analogo è stato seguito anche per gli interni, che includono la strumentazione diagnostica luminosa, così come mostrata sul prototipo del 1971.
Per tutti i componenti meccanici si è attinto, come era stato fatto all’epoca, a pezzi di ricambio originali Lamborghini o a componenti dell’epoca restaurati o, in mancanza, alla completa ricostruzione.
Per la parte di ricostruzione storica del design originale, il Polo Storico si è rivolto al Centro Stile Lamborghini, dove il team guidato da Mitja Borkert, Head of Design, si è messo al lavoro su un progetto molto stimolante.
Si è rivelata preziosissima la collaborazione – in essere dal 1963 – con Pirelli per ricostruire i pneumatici montati sul prototipo LP500. Grazie alle immagini e ai materiali conservati nell’archivio dalla Fondazione Pirelli è stato possibile utilizzare i progetti originali del pneumatico Cinturato CN12 calzato dalla LP 500 nella sua esposizione ginevrina.
Da questi documenti, i tecnici della casa milanese sono partiti per realizzare il Cinturato CN12 della gamma Pirelli Collezione, la linea odierna di pneumatici dedicata alle vetture più iconiche costruite fra il 1930 ed il 2000, che conservano l’originalità della gomma unendo un’immagine vintage a tecnologie moderne. In particolare, i Pirelli Cinturato CN12 per la Lamborghini Countach LP500 sono forniti nelle misure 245/60R14 all’anteriore e 265/60R14 al posteriore e vengono ora nuovamente montati con lo stesso disegno battistrada ed estetica degli anni ‘70, ma con mescola e struttura moderne.
Per la scelta del colore, sono stati gli archivi della PPG a rivelarsi determinanti, permettendo di identificare, dopo un attento lavoro di analisi, l’esatta composizione per la produzione della tinta utilizzata, identificata come “Giallo Fly Speciale”.