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Anche le compagnie assicurative stanno scappando dalla California

Gravate da costi più alti rispetto agli incassi, le compagnie assicurative stanno progressivamente lasciando la California

Tutte le principali compagnie assicurative automobilistiche americane si stanno ritirando dal mercato californiano. Il motivo è comune a tutte le altre categorie che abbandonano il Paese: i conducenti sono troppo costosi da assicurare.

Le assicurazioni si uniscono a un problematico processo di esodo che interessa il più ricco Stato federato americano, che da solo sarebbe la quinta economia mondiale, e che però ogni anno vede più persone che se ne vanno rispetto a quelle che arrivano, comprese aziende come Tesla che scelgono un Texas più semplice e con meno tasse per “sopravvivere”.

Una fuga un po’ sospetta

Il motivo per cui le assicurazioni abbandonano la California è dovuto al fatto che gli incidenti sono aumentati, al punto che stanno spendendo di più rispetto a quanto incassano. In questo, però sono smentite dal commissario assicurativo, il quale afferma che i fatti non supportano quanto dichiarato.

Secondo l’American Property Casualty Insurance Association, dal 2020 al 2021 le perdite di assicurazione auto sono aumentate del 25%, ma i premi sono aumentati solo del 4,5%, e questo perché il tasso e la gravità degli incidenti sono aumentati, così come i costi per coprirli. Un aumento che fa seguito al più generale incremento dei prezzi, che stando alle dichiarazioni di Denni Ritter, esponente della APCIA, vede un +33% sul noleggio e un +11% sul listino di un veicolo nuovo.

Costo assicurazione auto
Costo assicurazione auto

La California, continua Ritter, è uno stato favorevole ai consumatori, e per questo gli assicuratori sono costretti a farsi approvare qualsiasi aumento dei tassi, molti dei quali non sono stati approvati in più di 3 anni. Per esempio, State Farm, AllState e Farmers hanno chiesto al California Department of Insurance un aumento del premio di quasi il 7%, ma c’è chi, come Progressive, chiede anche più del 19%.

Questo comporta o la mancata approvazione dell’aumento, o la perdita di clienti. Per questo, Geico ha chiuso tutti i suoi uffici californiani, e Progressive ha tagliato ogni tipo di pubblicità. Così, lo Stato per “proteggere” i suoi consumatori, sta portando al risultato che se i californiani vogliono un’assicurazione in tempi brevi, vengono rimandati dagli agenti a vettori più piccoli, poco conosciuti e quindi con più margine di truffa, o servizi più scadenti.

Non è la prima volta, del resto, che la California parte da buone intenzioni per ottenere risultati opinabili. Lo si vede dal mercato immobiliare di San Francisco, dalle politiche sul clima, o, più di recente, dall’incremento dei prezzi sulla benzina, stangata arrivata come regalino di Natale.

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