La legge italiana prevede la possibilità di pagare una multa a rate, dividendo la sanzione amministrativa. Ci sono alcuni condizioni da rispettare, che è bene controllare preventivamente per evitare di peggiorare la propria posizione. Da tenere presente infine che, come per qualsiasi rateizzazione, vengono applicati gli interessi.
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Cosa succede se non si paga la multa?
Una volta notificata, non c’è scampo. Per chi non paga le multe entro 60 giorni, per prima cosa c’è l’aumento dell’importo della contravvenzione. Vengono infatti applicati interessi e more con un aumento del 10% per ogni 6 mesi di ritardo.
Se non arriva il pagamento, entra in gioco l’Agenzia delle Entrate che invia un sollecito di pagamento nel quale viene riportato l’importo della contravvenzione più l’applicazione di interessi e more. Dopo 60 giorni da questa notifica, se non viene saldato il dovuto si può arrivare al fermo dell’auto ma anche il pignoramento presso terzi. In estrema sintesi di tratta di una trattenuta sullo stipendio o sulla pensione che può arrivare fino ad un quinto dell’importo totale.
Multa a rate: i requisiti
Andiamo a vedere subito quali sono le condizioni stabilite dall’articolo 202-bis del Codice della Strada.
- la multa è deve essere importo superiore a 200 euro
- il proprio reddito imponibile non deve superare i 10.628,16 euro. Se l’interessato convive con il coniuge o con altri familiari, il limite viene alzato di 1.032,91 euro per ogni familiare convivente
- la multa deve essere riferita a un unico verbale e quindi non è possibile rateizzare l’importo totale di diverse multe
- la multa non deve essere già stata impugnata davanti al giudice di pace o al Prefetto
In altri termini, affinché sia possibile rateizzare l’importo indicato nel verbale, è necessario soddisfare diverse condizioni. In primo luogo, l’importo della multa indicato nel verbale non deve essere inferiore a 200,00 €. È possibile cumulare più violazioni del Codice della Strada per superare tale importo, ma solo a condizione che tali infrazioni vengano accertate contestualmente e indicate nello stesso verbale. Il richiedente il pagamento rateale della multa deve trovarsi in “condizioni economiche disagiate”, ovvero coloro che hanno un reddito imponibile non superiore a 10.628,16€.
Come pagare la multe a rate
Il termine per la richiesta di rateizzazione è di trenta giorni dalla contestazione o notifica della sanzione. Attenzione a non sbagliare: il termine di sessanta giorni vale invece per la contestazione della sanzione.
A chi inviare la richiesta:
- se il verbale è stato redatto dalla Polizia di Stato, la richiesta deve essere inviata al Prefetto
- se il verbale è stato redatto dalla Polizia locale la richiesta dovrà essere inviata al Presidente della Giunta regionale, provinciale o al Sindaco
La risposta arriverà con un tempo massimo di 90 giorni quindi:
- se la richiesta è rigettata si avranno 30 giorni dallo scadere del termine di 90 giorni per pagare l’intero importo della sanzione
- se la richiesta è accolta verrà indicato l’importo e il numero delle rate che viene deciso in base all’entità della multa ed alle condizioni economiche del trasgressore.
Quanto può essere l’importo della rata
Ogni rata non può essere inferiore a 100 euro, la rateizzazione può avvenire con questi criteri:
- massimo 12 rate per multe da 200 a 2.000 euro
- massimo 24 rate per multe da 2.000 a 5.000 euro
- massimo 60 rate per multe superiori a 5.000 euro
Nel caso in cui non venga pagata la prima rata o comunque di due rate, decade il beneficio della rateazione. Le somme rimanenti saranno riscosse coattivamente in un’unica soluzione.