Quanto durano le batterie delle auto elettriche? Oggi quasi tutti i produttori garantiscono gli accumulatori delle EV per 8 anni e 160.000 km, durante i quali è possibile sostituire gratuitamente la componente in seguito a qualsiasi tipo di malfunzionamento, o qualora dovesse deperire prima del tempo.
Le auto elettriche differiscono da quelle endotermiche non tanto per il motore elettrico, quanto per le batterie che cambia notevolmente l’approccio. Elemento fonte di discussioni e molto divisivo, la sua produzione e il suo funzionamento non sono chiari a tutti, anche a causa di molta disinformazione.
Andiamo quindi a vedere tutto quello che c’è da sapere sulle batterie delle auto elettriche, sottolineando come siano loro stesse diverse anche da quelle presenti sulle auto ibride e, ovviamente, dagli accumulatori pensati per console, laptop e smartphone.
Come sono fatte le batterie delle auto elettriche?
Ad oggi, la quasi totalità degli accumulatori per le auto elettriche è a base di ioni di litio, per lo più con combinazione di nichel, manganese e cobalto che servono a formare le celle, ovvero le unità di stoccaggio dell’energia che facilitano la ricarica. Ogni cella viene raggruppata insieme alle altre in dei moduli e disposta in pacchi che unitamente al sistema di raffreddamento, all’elettronica di controllo e al rivestimento, creano il pacco batteria da assemblare al veicolo.
Tuttavia, questa tecnologia è stata di recentemente superata dal produttore cinese CATL che, con Zeekr e il gruppo Geely, ha lanciato delle nuove batterie che saltano il “passaggio a pacco” promettendo più densità e quindi più potenza in volumi nettamente minori, per avere autonomie di gran lunga superiori anche a quelle attuali.
Le differenze con le batterie delle auto ibride
In linea di massima, la composizione delle batterie delle auto elettriche e quelle delle auto ibride è la medesima. Cambia però la capacità di stoccaggio dell’energia. Le auto ibride, infatti, sono abbinate a un motore endotermico che fornisce energia supplementare; le elettriche, di invece, richiedono batterie con più capacità per percorrere la stessa distanza, e per questo hanno bisogno di più celle.
Ciò significa che un veicolo ibrido dispone di batterie di solito da 100 celle, mentre quelle delle auto elettriche arrivano a 300.
La durata delle batterie delle auto elettriche
Come riportato da Francesc Sabaté, Responsabile del Test Center Energy di Seat, non è facile indicare una durata generale delle batterie, perché dipende sia dallo stile di guida sia dal numero di cicli di ricarica. Come tutto, se viene utilizzato molto di frequente, se la si sottopone a escursioni termiche importanti o se si fanno tanti cicli di ricarica, la durata sarà inferiore.
La maggior parte dei produttori, come il Gruppo Volkswagen o Stellantis, comunque, assicura una durata minima di 160.000 km o 8 anni di vita, ma c’è anche chi arriva a 200.000 km di durata minima, dove “minimo” indica che verosimilmente l’auto potrà percorrerne molti di più. Come detto, però, per aumentarne la durata, ci sono alcuni accorgimenti come prediligere le ricariche lente al posto di quelle rapide per evitare che la temperatura salga troppo; o mantenere lo stato tra il 20 e l’80%.
Hanno una seconda vita?
Come abbiamo scritto più approfonditamente in questo articolo, le batterie possono essere riciclate. Anche quando il veicolo raggiunge i 160.000 km o supera gli 8 anni di vita, la batteria funziona ancora all’80% della sua capacità.
Il veicolo sperimenterà un’autonomia minore nell’uso quotidiano, certo, ma la batteria è ancora valida per applicazioni che richiedono meno potenza come l’accumulo di energia statica o, più semplicemente, per oggetti di diverso tipo: i materiali si possono estrarre per creare delle nuove batterie senza buttare nulla.
Non perderti le ultime notizie e condividi opinioni ed esperienze commentando i nostri articoli:
• Iscriviti ai nostri canali Telegram e Whatsapp per gli aggiornamenti gratuiti.
• Siamo su Mastodon, il social network libero da pubblicità e attento alla privacy.
• Se preferisci, ci trovi su Flipboard e su Google News: attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite!