Avevamo già scritto della fine di The Grand Tour, ma ora oa fine del sodalizio tra Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May è ora ufficiale. La W. Chump and Sons, la società di produzione degli show del trio, è in liquidazione. La società ha depositato tre documenti presso la Companies House l’11 luglio, dichiarando la propria solvibilità, nominando un liquidatore volontario e adottando una “delibera speciale di scioglimento“. L’ultimo bilancio della W. Chump and Sons indica un fatturato annuo di 6 milioni di sterline e un attivo di 3,8 milioni di sterline.
Clarkson sta attualmente godendo del più grande successo della sua carriera con “Clarkson’s Farm”, una serie disponibile su Prime Video di Amazon, che documenta i suoi tentativi di gestire la fattoria di 1000 acri che ha acquistato nel 2008. Dal debutto della serie nel 2021, Clarkson ha ampliato il suo impero commerciale acquistando un pub nei Cotswolds per 1 milione di sterline, di cui sta sviluppando una nuova serie, che includerà senza dubbio una macabra scoperta, vedremo quale.
James May continuerà con la sua serie su Prime Video, “Il nostro agente in”, che ha visto stagioni dedicate al Giappone, all’Italia e all’India. Ospite del “Today Podcast” ha avuto occasione di parlare del successo della seria: “Abbiamo fatto questo lavoro per quasi 22 anni, molto più a lungo di quanto pensassimo. Quando ho iniziato a farlo nel 2003 o 2004, pensavo fosse un po’ una risata. Forse durerà qualche anno. E, eccoci qui, grigi, raggrinziti e cedevoli. E abbiamo appena smesso di farlo.”
Gli speciali trasmessi su Prime nel 2024, in Mauritania e Zimbabwe, girati nella seconda metà dello scorso anno, saranno gli ultimi della serie. Clarkson aveva ironizzato in un’intervista al Times, di sentirsi troppo “inadatto, grasso e vecchio” per le corse automobilistiche, che spesso si concludevano con tuffi in fiumi infestati o portavano il trio in zone remote e inospitali del pianeta.
Dopo oltre due decenni di collaborazione televisiva, Clarkson, Hammond e May hanno deciso di prendere strade separate. Va dato atto a loro ed alla produzione di aver cambiato il modo di raccontare il mondo dell’automobile in tv, uno stile che oggi viene utilizzato da tanti youtuber. Che dire? Ci mancheranno.