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La Cina “vince” anche sui pannelli solari

In Europa i pannelli solari costano sempre di meno, ed è merito dei pannelli solari cinesi che però spaventano le aziende europeeI prezzi dei pannelli solari sono sempre più abbordabili. Lo dimostrano alcuni dati, rilasciati dal Financial Times, secondo cui […]

In Europa i pannelli solari costano sempre di meno, ed è merito dei pannelli solari cinesi che però spaventano le aziende europee

I prezzi dei pannelli solari sono sempre più abbordabili. Lo dimostrano alcuni dati, rilasciati dal Financial Times, secondo cui sempre più europei stanno equipaggiando le loro case o recinzioni del giardino con pannelli solari a basso costo, sfruttando appunto il repentino abbassamento dei prezzi.

Così, riescono a migliorare l’efficienza energetica delle loro case e abbattere i costi stessi dell’energia. Ma anche questo è un merito della Cina che spaventa l’UE.

L’energia solare è più democratica

La “rivoluzione solare“, come è stata definita, si deve alla sovrapproduzione di pannelli solari proprio in Cina, anche se non solo nella Repubblica Popolare, cosa che ha permesso di far scendere i costi di produzione a circa 100 €/kW. Così, l’energia solare è divenuta un’opzione molto appetibile per più persone che in passato.

Sempre il Financial Times ha riportato che la produzione globale di pannelli solari dovrebbe arrivare a 1.100 gW quest’anno, pari a tre volte il quantitativo previsto dall’Agenzia Internazionale dell’Energia. Molti europei usano i pannelli stessi come recinzioni, anziché le classiche scelte in legno o in metallo. E se è vero che quando i pannelli sono posizionati verticalmente catturano meno luce, comunque richiedono costi di installazione inferiori e, tra l’altro, si dimostrano più efficienti d’inverno, visto che il sole è più basso.

Le difficoltà sono quindi legate alla (in)capacità delle reti elettriche di gestire un’uscita aggiuntiva e variabile, e questo in molti paesi come ad esempio la Germania o in parte anche l’Italia, che pure è piuttosto avanzata in questo settore; oltre che i lunghi tempi d’attesa per il collegamento dei pannelli alle reti elettriche.

Le preoccupazioni dell’UE

Inoltre, ci sono anche delle preoccupazioni politiche simili a quelle legati alle auto elettriche. La Commissione Europea infatti è al lavoro per valutare l’impatto dei pannelli solari cinesi, e pronta eventualmente a sovvenzionare l’industria europea che rischia di essere annientata da questi prezzi. Come abbiamo visto, il costo di un pannello solare è sceso a 102 €/kW, e ci si aspettano altre diminuzioni. Ma se scende sotto i 15 centesimi al watt, molte aziende europee sostengono di non poter sostenere gli investimenti.

In ogni caso, man mano che la tecnologia solare diventa sempre più accessibile e le politiche si adattano per sostenere le infrastrutture e l’industria, la visione di un futuro più sostenibile potrebbe diventare più conveniente, anche se con un divario sempre più grande, in paesi come l’Italia, tra la ricarica domestica e quella pubblica.

Fonte: Financial Times

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