È ufficialmente partito il primo censimento nazionale degli autovelox. Il ministero dell’Interno ha inviato una circolare a tutti i prefetti italiani, chiedendo una mappatura completa dei dispositivi per il controllo della velocità utilizzati da enti locali, esclusi quelli in dotazione a Polizia Stradale e Carabinieri.
L’iniziativa nasce su richiesta del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, come base per la stesura del nuovo schema di decreto sui requisiti di omologazione, ritirato poche settimane fa in attesa di approfondimenti tecnici.
Una ricognizione che riguarda solo enti locali
Nella circolare, il Viminale chiede una dettagliata ricognizione dei dispositivi di controllo da remoto, specificando per ciascun comando il numero totale di autovelox in uso, quanti sono di proprietà e quanti in locazione e lostato dell’approvazione o dell’omologazione.
È interessante notare come venga chiesta la distinzione tra apparecchi omologati e approvati, nonostante non esista ancora una normativa tecnica per l’omologazione: i dispositivi in uso sono tutti approvati dal Mit ma, tecnicamente, non omologati.
Ogni comando municipale, locale o provinciale dovrà inviare i dati alla prefettura di competenza entro il 31 maggio, che li trasmetterà poi al Viminale. Lo scopo è duplice: fare chiarezza sul numero e lo stato dei dispositivi attivi, e capire se e come intervenire sul piano normativo.
Anche l’Anci già al lavoro sul tema
Il censimento del ministero segue una simile iniziativa avviata dall’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), attiva online dal 10 aprile. Anche in questo caso, l’obiettivo è raccogliere informazioni aggiornate sul parco dispositivi impiegato a livello locale.
Come dichiarato dal ministro Matteo Salvini, “solo con dati certi potremo valutare l’effettivo impatto delle regole di omologazione e stabilire criteri coerenti con gli obiettivi di sicurezza stradale”.
L’operazione punta a garantire trasparenza e corretto utilizzo degli autovelox, strumenti sempre più al centro del dibattito tra efficienza, legalità e uso appropriato nella gestione del traffico.