CATL è un produttore cinese di batterie per auto elettriche, ed è anche il primo al mondo in questo settore. A dicembre 2022 ha dato il via a un nuovo stabilimento in Germania, e ora fa più chiarezza dichiarando che una volta avviato avrà una capacità produttiva di 30 milioni di batterie l’anno.
L’impianto si trova nello stato federato della Turingia, con il nome di Contemporary Amperex Technology Thuringia GmbH (CATT), ed è la prima fabbrica che CATL apre al di fuori della Cina.
L’altra faccia dell’espansione
Ad aprile 2022, la capacità dichiarata per lo stabilimento era di 8 GWh l’anno, ma ora l’impianto ne promette fino a 14. C’è di più: il colosso asiatico prevede di installare circa sei linee di produzione di celle a batteria entro fine 2023, con la speranza di ottenere l’autorizzazione per arrivare a 24 GWh entro giugno. Ciò servirebbe a coprire l’obiettivo di 30 milioni di accumulatori l’anno, per servire 350.000 veicoli elettrici con batterie da 40 kWh, tagli usati da utilitarie come la Fiat 500 ma anche dalla Megane elettrica nella sua configurazione base.
CATL parla anche del “lato umano”, perché spera di creare circa 2000 nuovi posti di lavoro in Germania, e al contempo semplificando il processo di consegna degli accumulatori ai clienti europei, quindi alle case automobilistiche del Vecchio Continente. Ciò potrebbe significare una riduzione significativa del listino delle elettriche europee.
Un dato curioso: da una parte, l’apertura di CATL è un’altra fase dell’espansione cinese in Europa. Non si tratta più di produttori automobilisti cinesi che aprono filiali europee, o che spostano la sede centrale in Europa così come le fasi di design e progettazione. CATL rappresenta un altro player della filiera. Ma d’altro canto, se il colosso asiatico lavora autonomamente non solo con i compatrioti come Geely, ma anche con gli europei, paradossalmente se riuscisse a far abbassare i prezzi ai costruttori europei, potrebbe addirittura mettere in difficoltà i suoi compatrioti.
Comunque, le nostre sono solo speculazioni. E in ogni caso, o da una parte o dall’altra, se l’industria europea non si adegua, o se gli ambiziosi progetti europei falliscono (come BritishVolt), il vantaggio mandarino è evidente. Anche perché CATL sta già progettando il suo secondo stabilimento europeo, previsto come il più grande del continente e con capacità di 100 GWh la cui costruzione potrebbe iniziare nella seconda parte del 2023.
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