Nissan ha ottenuto una vittoria importante nel lungo scontro legale contro l’ex presidente Carlos Ghosn, accusato di appropriazione indebita di milioni di dollari della società. Il Tribunale delle Isole Vergini Britanniche ha ordinato a Ghosn di restituire lo yacht di lusso da 121 piedi, acquistato con fondi che, secondo Nissan, sono stati illecitamente deviati dai bilanci aziendali.
L’imbarcazione, battezzata “Shachou” (che in giapponese significa “Il Capo”), è diventata simbolo degli eccessi di cui è stato accusato Ghosn. Si tratta di una Custom Line Navetta 37 costruita da Ferretti. Ha sette bagni, cinque cabine principali e quattro cabine per l’equipaggio.
Ghosn, che attualmente vive in Libano dopo essere fuggito dal Giappone in modo spettacolare nel 2019, ha negato ogni accusa e ha dichiarato di voler fare appello contro la sentenza. La vicenda legale fa parte di una serie di cause civili e penali che vedono coinvolto Ghosn, il cui arresto nel 2018 ha scosso l’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, da lui costruita in oltre due decenni.
Secondo la sentenza, Nissan ha dimostrato che i fondi destinati alla società erano stati utilizzati per l’acquisto dello yacht e per il beneficio personale di Ghosn e della sua famiglia. Il giudice Gerhard Wallbank, nella sua decisione, ha descritto dettagliatamente come milioni di dollari siano stati trasferiti da Nissan attraverso intermediari a società controllate da Ghosn. Quindi, oltre al sequestro del yacht, Ghosn, sua moglie e una società di copertura utilizzata per acquistare la barca, sono stati condannati a pagare 32 milioni di dollari in danni a Nissan.
Nissan ha accolto ovviamente con favore la decisione, definendola un passo fondamentale per ottenere giustizia contro gli illeciti commessi da Ghosn, che includevano la sottrazione di fondi aziendali per scopi personali.