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Carburanti con prezzi gonfiati, si muovono le procure

La Procura della Repubblica di Perugia ha aperto un fascicolo per accertare se l'aumento dei prezzi dei carburanti possa configurarsi ipotesi di reato.

Che ci sia qualcosa di profondamente sbagliato nell’innalzamento dei prezzi dei carburanti avvenuto negli ultimi 15 giorni è sotto gli occhi di tutti. Prezzo del petrolio che si alza per mera speculazione, al quale segue un immediato “adeguamento” dei listini alla pompa, così che a più di 2 euro al litro ci viene venduta benzina che era stata prodotta quando il prezzo del petrolio era la metà. Ben venga quindi l’azione del Codacons che ha presentato nei giorni scorsi un esposto in ben 104 Procure della Repubblica.

Ebbene, qualcuno ha deciso che valeva la pena vederci chiaro. La prima a muoversi è la a Procura della Repubblica di Perugia, guidata da Raffaele Cantone, che ha aperto un fascicolo proprio dopo l’esposto del Codacons.

Al momento non ci sono ipotesi di reato o indagati ma sono partite le prime verifiche. In particolare è stata incaricata la Guardia di Finanza per accertare quanto rappresentato dall’associazione dei consumatori e conseguentemente verificare se nei fatti denunciati possano appunto configurarsi specifiche ipotesi di reato.

Non ci risulta che in passato si siano effettuate indagini di questo genere, e per questo motivo saranno particolarmente importanti le conclusioni che trarrà il Procuratore alla fine degli accertamenti.

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