amogy camion ammoniaca

Questo camion elettrico ad ammoniaca è il concorrente del Tesla Semi

Il camion semi elettrico ad ammoniaca si ricarica in soli otto minuti per 900 kWh di energia elettrica netta totale immagazzinata.

Si, questo camion utilizza l’ammoniaca per viaggiare in elettrico, e a quanto pare riesce ad immagazzinare la stessa quantità di energia delle batterie del Tesla Semi. Se ad oggi il Semi è l’unico vero e proprio camion elettrico in commercio, ci aspettiamo che prima o poi la concorrenza si faccia viva.

Gli americani di Amogy hanno presentato il primo camion al mondo alimentato ad ammoniaca. Già, ma cosa c’entra l’ammoniaca? Pare proprio che l’ammoniaca sia in grado di immagazzinare l’idrogeno meglio dell’idrogeno stesso.

I vantaggi dell’ammoniaca rispetto all’idrogeno ed alle batterie al litio

L’ammoniaca presenta due vantaggi principali rispetto all’idrogeno come vettore energetico. Il primo è evidente, con l’ammoniaca che è in forma liquida a temperatura e pressione ambiente, il che rende molto più facile stoccarla ed immagazzinarla rispetto all’idrogeno. Per essere utilizzato, l’idrogeno viene infatti compresso a circa 700 bar oppure mantenuto liquido a -252,87 °C, ed entrambi i due processi richiedono molta energia. Il secondo è la quantità di energia che trasporta: in volume, quasi tre volte quella dell’idrogeno gassoso e in peso, più di 20 volte quella delle attuali batterie al litio.

L’ammoniaca può essere prodotta in modo pulito, senza dover cavare minerali in giro per il pianeta, può essere utilizzata come combustibile in molti modi diversi, molti dei quali senza emissioni nocive o rilevanti per il clima. Pur presentando alcuni svantaggi, l’ammoniaca verde è considerata una promettente alternativa di carburante pulito anche rispetto all’idrogeno verde in settori come il trasporto marittimo, l’aviazione e altre applicazioni in cui le batterie e l’idrogeno gassoso non sono in grado di portare a termine il lavoro.

Come funziona il camion ad ammoniaca

L’azienda americana ha già fatto volare un drone ad ammoniaca da 5 kW nel luglio 2021, seguito da un trattore ad ammoniaca da 100 kW nel maggio 2022. Ora ha presentato il suo gruppo propulsore ad ammoniaca a 300 kW montato su camion Freightliner Cascadia Classe 8.

Il pieno si fa in otto minuti, per circa 900 kWh di energia elettrica netta totale immagazzinata, che è appunto circa la stessa quantità di energia che il Tesla Semi immagazzina nei suoi pacchi batterie al litio.

L’apparato complessivamente ha una densità energetica a livello di sistema 5 volte superiore rispetto alle batterie al litio, quindi dovrebbe essere comunque più leggero del Tesla Semi. Nel camion di test, il sistema di alimentazione ad ammoniaca è stato posizionato sotto e dietro la cabina limitando gli ingombri.

Al momento non sono stati rilasciati dati relativi all’autonomia, anche perchè non è tutto oro quello che luccica. I passaggi da ammoniaca ad idrogeno a energia elettrica utilizzabile hanno ovviamente inefficienze, quindi i 900 kWh non saranno al 100% utilizzabili dal propulsore.

Secondo i calcoli di NewAtlas scenderebbe a 444,6 kWh l’energia utilizzabile dal motore, ovvero poco meno della metà, quindi potrebbe avere la metà dell’autonomia di un Semi. E’ anche vero che è più facile prevedere dei serbatoi di ammoniaca in più rispetto che installare altre batterie, e che se il camion fosse progettato specificamente si potrebbero realizzare soluzioni migliori.
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Il futuro passa dall’ammoniaca?

L’ammoniaca potrebbe essere sicuramente un buon compromesso, visto che riesce a stoccare più energia del litio e dell’idrogeno. Può essere prodotta in maniera pulita, non presenta problemi di trasporto ed è disponibile senza particolari problemi in tutto il mondo. Interessante il fatto che per la sua produzione non ci si debba mettere nelle mani di pochi Paesi monopolisti che dispongono di miniere o diritti minerari.

Rispetto alle batterie, elimina completamente i tempi di attesa per la ricarica, e dovrebbe essere in grado di evitare il sovraccarico delle reti elettriche, che è uno dei problemi che i gestori devono affrontare. Certo, un sistema del genere forse poco si presta ad essere utilizzato sulle automobili, a meno di trovare il modo di ridurre le dimensioni degli impianti.

Proprio per questioni di dimensioni, il settore marino potrebbe essere quello più interessato, tant’è che Amogy presenterà a breve un rimorchiatore da 1 MW alimentato ad ammoniaca e che entro il 2025 dovrebbe arrivare ad un propulsore da 10 MW per navi portacontainer.

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