Cambio gomme invernali: a breve scoccherà di nuovo l’ora X. Come sappiamo dal 15 novembre in molte zone d’Italia scatterà l’obbligo di equipaggiare la propria auto contro il freddo. Il countdown inizierà tra poco più di 20 giorni, il 15 ottobre.
Ma attenzione, l’obbligo di legge dice: o catene a bordo o pneumatici invernali. Questi ultimi, nel ventennio più recente, hanno rappresentato un appuntamento fisso per diversi automobilisti, specie coloro che percorrevano molta strada. Prendere appuntamento dal gommista era diventato quasi una conditio sine qua non.
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Cambio gomme invernali: tutte le alternative
Oggi il cambiamento di clima e l’innalzamento delle temperature anche durante l’autunno e l’inverno stanno spingendo molti, specie coloro che abitano in città e non sono avvezzi a trascorrere i weekend o le ferie sulla neve, a rinunciare alle winter. Questione di costi, ma anche e soprattutto di comodità: prenotare uno slot dal gommista, andarci nel corso di una giornata lavorativa e, magari, dover lasciare in officina l’auto per qualche ora, spesso, rappresenta un fastidio da evitare. Vediamo, quindi, quali sono le alternative più diffuse alle gomme invernali.
Quando le gomme invernali sono consigliate
Partiamo da una premessa: gli pneumatici invernali possono rappresentare una garanzia di sicurezza. Quando sono consigliati, in particolare? Secondo Assogomma, quando la temperatura dell’asfalto scende sotto i 7 gradi dotare il veicolo di gomme invernali correttamente gonfiate significa diminuire lo spazio di frenata fino al 15% su fondo bagnato e fino al 50% in presenza di neve al suolo. In molte città italiane, però, specie al centro sud negli ultimi anni i gradi sono stati costantemente anche in autunno e in inverno superiori a questa soglia nel corso della giornata.
E allora, visto che al contrario a temperature superiori vengono a perdersi queste peculiarità della gomma invernale, tanto vale trovare delle alternative per rispettare la legge senza dover per forza sostituire gli pneumatici.
Alternativa 1: le catene a bordo
La prima soluzione, e anche la più semplice, per chi non fa molta strada e gravita su percorsi urbani è quella di tenere gli pneumatici estivi, con le catene da neve a bordo. In questo caso è importante però che l’automobilista sia in grado di montarle in caso di necessità. In caso contrario è consigliabile non spostarsi in auto in caso dovesse nevicare.
Alternativa 2: le gomme all season
Una soluzione molto gettonata è quella di utilizzare le cosiddette gomme all season, che valgono per tutte le stagioni o le M+S che numerosi Suv montano di serie. Con il freddo e la neve, ovviamente, le performance non sono paragonabili a quelle di uno pneumatico invernale, ma ci sono degli indubbi vantaggi nello sceglierle.
La praticità, proprio perché gli pneumatici all season eliminano l’esigenza di sostituire le gomme due volte l’anno. La convenienza, perché con le gomme 4 stagioni si riducono di conseguenza i costi di manutenzione. Ma anche la sicurezza, perchè le gomme 4 stagioni garantiscono una buona aderenza in condizioni climatiche variabili, sicuramente migliori rispetto a quelle della gomma estiva, seppur minori in confronto con quella invernale. Il loro battistrada specifico consente di affrontare in sicurezza superfici bagnate, innevate e asciutte.
Alternativa 3: le calze da neve
La terza alternativa è quella più discussa: tenere a bordo le calze invernali al posto delle catene. Il loro plus è la semplicità di montaggio: basta posizionarle sulla parte anteriore dello pneumatico e far avanzare l’auto, permettendo così che si aggancino anche sulla parte posteriore. E, dopo i primi 100 metri, fermarsi per verificare il corretto funzionamento. Ma sono davvero una buona alternativa?
Aldilà del costo, che si aggira in media attorno ai 50 euro, ci sono due diverse considerazioni da fare. Le calze da neve, sì, sono legali: a sancirlo, un decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del febbraio 2023. Occorre però fare attenzione ad alcuni aspetti: con le calze da neve non si può superare la velocità di 50 km/h, sono una soluzione temporanea e adatta solo a brevi tragitti e, per di più, il loro livello di sicurezza su fondi innevati è decisamente inferiore a quello delle catene.
Inoltre, occorre prestare molta attenzione al montaggio: l’ingombro aggiuntivo della calza sul pneumatico deve rispettare i limiti di 20 mm sul lato interno e sul battistrada del pneumatico, di 25 mm sul lato esterno. Altrimenti si incorre nel rischio di sanzioni.