Come funziona il cambio automatico e come usarlo al meglio per una guida più confortevole e sicura. Il significato delle lettere P, D, N, R e come utilizzare il cambio al semaforo.
La tecnologia del cambio automatico ha reso la guida più confortevole e piacevole. Si tratta di un sistema che si adegua automaticamente alla strada ed alle situazioni di traffico ed elimina la necessità del tuo intervento manuale, consentendoti di concentrarti sulla guida in tutta sicurezza ed evitando movimenti scomodi. Ecco come usare al meglio il cambio automatico!
Contenuto dell'articolo:
Come funziona il cambio automatico?
Nonostante la maggiore semplicità e comodità che comporta alla guida, il cambio automatico è ancora visto soprattutto da chi non è esperto come difficile e “tutto un altro mondo” rispetto al cambio manuale, e di conseguenza tende a spaventare l’utente non molto addicted al mondo dell’automobile.
In realtà, è più un ostacolo mentale che altro perché il cambio automatico è decisamente più semplice da usare rispetto a quello manuale e, anzi, fa la felicità proprio di coloro che magari non cercano l’esperienza e il piacere di guida, ma vedono l’auto dal punto di vista esclusivamente utilitaristico, come mezzo di trasporto e nulla di più.
Ebbene si: la guida con il cambio automatico è effettivamente più semplice di quella con cambio manuale, e non di poco. Prima di tutto perché i pedali sono due e non tre, dal momento che viene a mancare il pedale della frizione. Il guidatore si troverà a che fare, quindi, solo con acceleratore e freno: lo “sforzo” richiesto è quello di abituarsi a non usare per niente il piede sinistro.
Ecco quindi una breve guida per togliere ogni dubbio e timore, anche in virtù del fatto che con il diffondersi di automobili Full Hybrid, Plug-in Hybrid e Full Electric questa tipologia di cambio sarà sempre più protagonista delle nostre vite, oltre al fatto che ormai la si trova praticamente di serie anche sulle categorie di veicolo più piccole.
Cambio automatico: le lettere hanno un significato
Ciò che però potrebbe confondere di più sono le lettere tipiche dell’automatico, e che si trovano come pulsanti o da selezionare con una leva a seconda delle diverse scelte progettuali. In ogni caso, il loro significato non cambia:
- P indica Park, e serve per bloccare la trasmissione.
- D indica Drive, e va selezionata per muovere la macchina e per iniziare la guida automatica.
- N indica Neutral, cioè il folle.
- R sta per Retro.
In ogni caso, visto che è un argomento ricorrente, abbiamo parlato delle lettere del cambio automatico in un articolo dedicato qui.
Come si usa il cambio automatico, anche al semaforo
Ora che abbiamo spiegato il significato delle lettere del cambio automatico, vediamo quando servono. Di base, quando il veicolo è spento la leva del cambio sarà posta sulla lettera P (o, in assenza, sarà attivo il bottone P). Per azionare le marce è sufficiente o spostare la leva sulla lettera che serve o selezionare direttamente il bottone con la lettera desiderata in modelli privi della leva.
Ecco, quindi, che per partire bisogna tenere premuto il freno e nel frattempo spostare la leva sulla D, lasciando poi andare il pedale del freno. A quel punto, l’unica cosa da fare sarà regolare la velocità con l’acceleratore senza dover cambiare marcia.
Ricorda: tenendo impostata la D, anche non premendo sull’acceleratore l’auto non sarà mai completamente ferma. Per rimanere fermi con il motore acceso senza dover necessariamente tenere premuto il freno è necessario spostare la leva su N e mettere in folle.
Non è necessario spostare la leva del cambio automatico al semaforo , basta tenere premuto il pedale del freno. Alla ripartenza si potrà rilasciare il freno e dare gas. Se invece si prevede di stare fermi per alcuni minuti, è meglio spostare il cambio in N se non altro per non affaticare le gambe.
Cambio automatico: come funziona a livello tecnico
Il cambio automatico differisce da quello manuale non solo per l’assenza del pedale della frizione, ma anche a livello tecnico. Il cambio manuale per funzionare usa delle coppie di ingranaggi (i cosiddetto rapporti di trasmissione) che regolano la quantità di coppia motrice da mandare alle ruote. Se non ci fosse il cambio, il motore erogherebbe tutta la coppia motrice subito rendendo impraticabile la stessa marcia dell’auto.
Il cambio automatico ha un funzionamento diverso – o, anzi, ha dei funzionamenti diversi. Questo perché sono stati sviluppati diverse tipologie di cambio automatico. Per esempio, il cambio automatico a convertitore di coppia non si serve degli ingranaggi ma trasferisce la coppia motrice alle ruote sfruttando un convertitore idraulico: ci sono una serie di valvole che differenziano la pressione di un olio che, a sua volta, cambia la marcia. Un tempo questo meccanismo era meccanico, ma oggi l’elettronica ha semplificato il processo e ha permesso alle aziende (e, di conseguenza, all’utente finale) di ridurre i costi, ed è uno dei fattori della “democratizzazione” del cambio automatico in Italia.
Cambio automatico semiautomatico o “robotizzato”
Una prima tipologia di cambio automatico è quello robotizzato, detto anche semiautomatico. In questo caso, i rapporti sono meccanici mentre sono elettronici la selezione e l’innesto delle marce. Quando si sceglie la marcia, un impulso elettrico della centralina sceglie i rapporti da innestare. Si tratta di innesti molto veloci, e proprio per questo il robotizzato è il tipo di cambio automatico prediletto nelle auto sportive.
Cambio automatico a variazione continua (CVT – Continuos Variable Transmission)
Il cambio automatico CVT (E-CVT sulle vetture ibride, secondo la “scuola Toyota”) usa una coppia di pulegge intorno a cui avvolge una cinghia. Il diametro della cinghia cambia in base ai giri del motore stabilendo il rapporto della trasmissione.
Visto che tale misura cambia continuamente, i rapporti sono pressoché infiniti. Una delle peculiarità del CVT è che consente al motore di operare costantemente al regime di coppia massima, ma si tratta anche di un’arma a doppio taglio visto che è proprio questa sua caratteristica a dare origine al tipico effetto scooter dei veicoli che lo montano.
Cambio automatico a doppia frizione DSG o DCT
Il cambio automatico a doppia frizione – evoluzione di quello robotizzato – è, insieme a quello a convertitore di coppia, uno dei più diffusi e preferiti dalle aziende (soprattutto dal gruppo tedesco Volkswagen). Come dice il nome, in questo cambio sono presenti due frizioni: la prima si dedica ai rapporti pari, la seconda a quelli dispari ed entrambe si collegano a due alberi di trasmissione che lavorano ruotando contemporaneamente.
Nei cambi a doppia frizione i rapporti sono ingranati due alla volta, anche se la coppia viene trasmessa solo a quello selezionato. Come nel robotizzato che evolve, l’innesto della frizione nel DSG è gestito in maniera elettronica e per questo consente una velocità di cambio più elevata sia rispetto al cambio con convertitore di coppia sia, soprattutto, al CVT.
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