Dopo la presentazione ufficiale, avvenuta a Monza lo scorso ottobre, abbiamo finalmente avuto modo di fare un test drive approfondito della nuova Cadillac XT4 Diesel 2.0 da 174 CV. Una vettura premium, che punta a inserirsi nell’agguerrito mercato dei SUV compatti con un design dirompente e diverso, interni di qualità superiore, e tantissimo spazio e che arriva in Italia grazie al gruppo Cavauto, ad oggi unico importatore autorizzato del marchio.
Cadillac XT4 Diesel: me la consigli?
Sicuramente non per tutti, ma un’auto diversa dal solito, in senso positivo. Esteticamente è divisiva, ma a me soprattutto il frontale ha conquistato. Moderno, innovativo e dirompente, a cui si aggiungono degli interni con materiali di altissima qualità, e con una saggia disposizione della strumentazione, con una tecnologia che non manca, ma che è sapientemente nascosta, proprio come Cadillac ci ha sempre insegnato. Te la consiglio se ti piace farti notare, se sei sempre in cerca di qualcosa di diverso e unico, la XT4 fa al caso tuo: devi credermi se ti dico che non troverai strada in cui qualcuno non si volti a guardare che vettura stai guidando!
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Cadillac XT4 Diesel: design che guarda al futuro
Del design ho già ampiamente parlato per quanto riguarda la sua presentazione monzese, ma in effetti, nonostante ormai sia stata lanciata da più di un anno, è ancora in grado di far parlare di sé. A me piace soprattutto il frontale, molto diverso dal solito, molto ricercato, e in grado di dare ancora più maestosità a un SUV che, per quanto crossover, è particolarmente grande. Il gruppo ottico ha doppio sviluppo, sia orizzontale che verticale, e forma una sorta di “V” al contrario, con un bel disegno a LED. Il muso, però, sembra più largo di quanto non sia in realtà, grazie alla grande griglia contenente il logo Cadillac, mentre sul cofano c’è un certo dinamismo, grazie alla grossa nervatura centrale.
Il posteriore è un po’ più classico, ma sempre controtendenza, visto che ha uno sviluppo verticale, in un periodo dove invece la moda punta tutto all’orizzontale. Tra l’altro, apprezzo che i fari posteriori della Cadillac XT4 Diesel siano bianchi in questa versione più elegante, differenti dalla versione Sport, che invece li presenta rossi. Chicca del posteriore, il logo incastonato nei fari e proiettato a terra da un LED. Tanti i dettagli, come il logo Cadillac cromato di profilo, o i grandi cerchi in lega che sono eleganti nel design, e che danno però dinamismo e imponenza a questa grande auto.
La provenienza americana, e il marchio Cadillac, non si notano solamente fuori. Dentro, infatti, c’è un trionfo di ecopelle, che compare ovunque: sulla plancia, sui sedili, sul tunnel centrale, sui pannelli porta. Tutto è accurato, non c’è un dettaglio fuori posto e, cosa davvero rara, c’è un buonissimo odore. Apprezzo, inoltre, che la tecnologia sia ben bilanciata: il cruscotto è sia analogico – conta km e contagiri – che digitale, mentre il display touch sulla plancia prima di tutto è ben inserito e non è a mo’ di tablet, secondo ce n’è solo uno. Segno che oggi, il lusso, non dev’essere per forza un tripudio ti tablet. Unico neo sono i pulsanti sotto al display: forse sono un po’ troppi, e non particolarmente intuitivi.
A livello tecnologico qui non manca niente: il sistema di infotainment natio funziona bene ed è fluido, e c’è la compatibilità con CarPlay e Android Auto, anche se solo via cavo. I telefoni Android, in più, possono essere collegati al sistema della Cadillac XT4 tramite NFC, ma dal momento che io ho iPhone non so dirvi quanto la cosa funzioni.
Cadillac XT4 Diesel: americana con cuore europeo
Per quanto l’abbia definita americana, il cuore pulsante della Cadillac XT4 Diesel è italo-tedesco: il motore 2.0 turbodiesel da 174 CV è stato progettato e ingegnerizzato all’ex GM Powertrain di Torino, ora di proprietà del gruppo Puch, e prodotto in Germania. Un motore ben costruito, e un vero e proprio diesel: efficiente soprattutto alle alte velocità, meno alle basse. E un discorso analogo si può fare per la rumorosità: complice anche il cambio, ai bassi regimi è un po’ rumorosa, ma poi dopo i 60 km/h quasi non si sente. Il che la rende perfetta per i lunghi viaggi o per chi, come me, ogni giorno deve andare da Monza a Milano Sud, e quindi percorrersi tutta la milanesisima tangenziale est.
Il cambio, un automatico a 9 rapporti ha un comportamento un po’ strano e va capito: non è immediato all’inizio, e ha un comportamento un po’ “alla CVT”. Però in generale funziona bene, specialmente nelle modalità 4 Ruote Motrici e Sport. A proposito di modalità, c’è anche quella Offroad, che però a causa delle restrizioni anti coronavirus di gennaio non sono riuscito a provare.
Per quanto potente, questa versione non è la Sport, e non è il benzina da 230 CV: è un’auto pensata per essere comoda, e in generale la Cadillac XT4 Diesel è tutto ciò che si possa chiedere da un’americana di lusso. Un’auto che sia comoda e spaziosa. Difficilmente mi sono trovato così bene su una vettura, per quanto riguarda la seduta: i sedili sono delle vere e proprie poltrone, che ti fanno anche i massaggi, mentre la pelle presente su un bracciolo molto lungo e sui pannelli porta, fa sì che la guida diventi meno stressante anche nelle ore di punta della tangenziale. Se poi contiamo che dopo i 60 il motore non lo senti più, e che puoi goderti al 100% il sistema audio BOSE, non penso ci sia altro da aggiungere: un piccolo salottino su ruote, con il meglio che si possa desiderare.
E, anzi, quasi ti dispiace essere arrivato a destinazione!
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