Le vecchie centraline stradali convertite in colonnine di ricarica per le auto elettriche: è l’idea del colosso britannico delle telecomunicazioni BT, messa in campo tramite Etc., il suo hub dedicato all’innovazione.
Così presto i grandi armadietti stradali, ancora diffusi in larga scala in tutto il Regno Unito e utilizzati per la fornitura di servizi telefonici e a banda larga in rame, potrebbero essere riadattati per far crescere la mobilità elettrica.
Il progetto di BT: da centraline stradali a punti di ricarica per auto elettriche
BT, che ha avviato il processo per passare esclusivamente alla fibra ottica, stima che ben 60.000 delle sue 90.000 cabine potrebbero essere riadattate per la ricarica elettrica. A tal proposito Etc. condurrà ora una serie di progetti pilota tecnici e commerciali nei prossimi due anni per determinare la fattibilità della conversione.
Il primo di questi esperimenti prenderà il via il prossimo autunno nell’Irlanda del Nord e inizialmente offrirà l’accesso alle colonnine di ricarica solo ai dipendenti di BT Group. L’obiettivo, però, è quello di estendere presto il progetto sperimentale al pubblico e di lanciare altre località pilota in tutto il Regno Unito.
Gli obiettivi del Regno Unito
D’altra parte, con il veto alla vendita dei veicoli con motore a combustione interna previsto per a livello europeo e, di contro, soli 45.000 charging points pubblici attivi oggi, il Regno Unito ha bisogno di un programma massiccio per soddisfare l’esigenza di ricarica delle auto elettrica. Il governo britannico mira a far crescere il numero di punti di ricarica EV dagli attuali 45.000 a 300.000 entro il 2030 e, per raggiungere l’obiettivo, ha stanziato 1,6 miliardi di sterline.
BT ha dichiarato che sta valutando se lanciarsi in questa impresa da sola o con un partner di ricarica. In ogni caso, la necessità primaria è quella di lavorare con i consigli e le autorità locali per far sì che l’infrastruttura venga installata nella maniera corretta.
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