Arrivata ufficialmente in Italia, con un debutto certificato dal Milano Monza Motor Show, BYD Atto 3 è un SUV compatto elettrico che porta il marchio cinese nel complesso mercato italiano, dove si presenta ricco di tecnologia e contenuti, a un prezzo interessante unito a un motore da 204 CV con autonomia fino a 420 km su ciclo WLTP.
Ho avuto modo di provarlo nella splendida, ma bagnata, cornice delle Langhe. Ecco com’è andato il mio primo approccio.
All’arrivo a Barolo l’Atto 3 era all’ingresso ad attendere gli ospiti, tutta bagnata. Chiaro segnale che anche il mio test drive sarebbe stato diverso dal solito
All’ingresso, una gradita sorpresa dal tocco vintage
Prima di guidare, però, una seconda colazione ci sta sempre bene. Sì, ho preso anche un altro caffè
All’esterno della cantina c’era, solo da esposizione, anche la BYD Seal, sportiva elettrica dal design molto piacevole
Oltre a una magnifica vista sulle colline delle Langhe
La gamma BYD in miniatura: Atto 3, Seal e la compatta Dolphin da 31.000 €
Arrivato il momento di guidare, capiamo un po’ il design. Per quanto moderno, è un omaggio alla cultura cinese e il frontale si chiama Dragon Face
Dietro è più estraniante, ma sempre moderna. E ci spiega anche cosa significa “BYD”.
Inaspettato il bagagliaio, molto regolare e capiente
L’interno è un po’ più particolare, qualcosa a cui non siamo abituati…
E ti permette anche di suonare una “chitarra” sul pannello porta
L’ispirazione è il mondo della musica e del fitness, come dimostrano anche gli attrezzi sui pannelli porta
L’idea è di creare un ambiente dinamico, opposto al minimalismo delle auto moderne.
Il richiamo alla musica torna nelle bocchette dell’aria, che sembrano i vecchi porta-dischi
Tocco quasi “vintage” il tunnel centrale con diversi pulsanti
Anche il selettore di marcia è particolare, ma più che alla palestra sembra un rimando alle leve degli aerei
Al centro un grande display touch da 15” con infotainment davvero ben fatto. Tra le app ci sono Spotify e una webcam per qualche scatto on the road
Schermo che, tra l’altro, può ruotare. Così mettiamo fine alla battaglia tra chi lo preferisce orizzontale e chi verticale.
Sicuramente originali anche le maniglie delle portiere con cassa integrata
Una non rara ripresa di me alla guida della BYD. In realtà stavo anche “parlando con lei”
L’auto è piuttosto confortevole, non scatta ma ha una buona ripresa e una buona tenuta dell’autonomia
…E persino un buon comportamento sul fango, pur non avendo trazione integrale!
Dotazione e prezzi
Concludendo, forse BYD Atto 3 non spicca per prestazioni, anche perché per quello c’è la berlina Han da 517 CV. Spicca però perché equilibrata e ben costruita: su strada è comoda, ha una buona taratura delle sospensioni, e una tecnologia di batteria all’avanguardia, in quanto BYD investe sull’elettrico da oltre 10 anni e arriva con batterie LFP (Litio-Ferro-Fosfato) di ultimissima generazione, che sono più leggere e sicure grazie all’assenza del cobalto. Altro punto a favore, l’interazione uomo-macchina, la vera chicca in grado di distinguerla dalle altre, precisa e comodissima.
BYD Atto 3 in Italia parte da 41.990 € per l’allestimento Comfort, che quindi può godere dei contributi statali e regionali. Gode di Blade Battery LFP da 60 kWh per 420 km di autonomia dichiarata su ciclo WLTP e tutti i sistemi di sicurezza inclusi, mentre all’interno ha un display touch fisso più piccolo. L’unico altro allestimento è il Design a 43.940 €, che aggiunge qualche dettaglio estetico in più e il display rotante da 15,5”.
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