Dopo la notizia che Tesla sta spostando la produzione di batterie dagli impianti di Berlino a quelli in Texas, diventa particolare la notizia che anche BMW sceglie gli Stati Uniti per produrre le proprie batterie e le proprie auto anziché la Germania.
Una sfumatura che hanno colto in pochi, anche perchè nascosta nell’annuncio con i numeri dell’investimento, ben 1,7 miliardi di dollari, insieme 6 alla produzione di nuove auto elettriche. Un budget che avrebbe fatto gola a molti, soprattutto in Germania, e che invece dà ragione a Biden quando si tratta di proteggere i propri affari, con “incentivi” che hanno tutta l’aria di essere dazi doganali mascherati.
E così, mentre nella UE si continua a parlare a vuoto regalando il mercato auto agli agguerritissimi cinesi, con tanto di accuse tardive di Tavares, a Spartanburg in Carolina del Sud, dove lavorano circa 11.000 dipendenti senza contare l’indotto, arriveranno ulteriori investimenti e a quanto pare altre 6.000 assunzioni. Ma non è tutto, perchè sempre in Carolina del Sud BMW ha messo sul piatto altri 700 milioni di dollari per l’adeguamento del suo impianto di assemblaggio di batterie a Woodruff. Numeri che certamente possono cambiare l’intera economia di un Paese.
Il dubbio che la Germania possa iniziare a non essere più attrattiva incomincia a venire. E a dirla tutta, andare a produrre in loco elimina possibili problemi dei trasporti, come nel caso del disastro della scorsa estate con la nave andata a fuoco con 2.500 Porsche e Volkswagen.
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