Iniziano i primi test a Pechino per i bus elettrici a guida autonoma di WeRide, che potranno circolare su strade pubbliche in area totale di 60 chilometri quadrati. Si tratta della prima volta per la capitale cinese, e c’è da capire se il sistema sarà davvero il fulcro dei trasporti pubblici del futuro.
WeRide è una società tecnologica di guida autonoma di livello 4 fondata nel 2017 con sede centrale a Guangzhou, e centri di ricerca e sviluppo e operativi in Cina e Stati Uniti. Ha ricevuto investimenti strategici da case automobilistiche, tra cui l’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, Yutong Group e GAC Group.
Ha già lanciato il primo servizio di robotaxi in Cina interamente aperto al pubblico nel novembre 2019, proprio a Guangzhou, su un’area coperta di 144 chilometri quadrati. Attualmente, ha lanciato minibus a guida autonoma a Guangzhou, Boao, Hainan, Riyadh, Nanjing, Wuxi, Shenzhen e in altre città in Cina e all’estero.
Non c’è sedile e volante ma tanti radar
Guida autonomia di livello 4 per questi mini bus di WeRide, che vanno al nocciolo della questione. Il bus autonomo non ha più il classico posto di guida per il conducente, perchè non serve. WeRide è privo di volante, di freni, di cabina di pilotaggio e presenta un design con ridondanza di sicurezza completa.
Ci sono invece sensori come radar laser, telecamere ad alta definizione e radar a onde millimetriche per la percezione combinata. La telecamera è in grado di scattare immagini a 360 gradi in tempo reale, di rilevare e riconoscere le linee di corsia, i semafori e i vari segnali. Il radar a onde millimetriche è in grado di misurare simultaneamente più bersagli con grande precisione, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche.
Percorsi programmati via cloud
I bus autonomi di WeRide sono 100% elettrici con velocità massima di 40 km/h, e supportano le funzioni V2X. Possono essere utilizzati in vari scenari di traffico e possono ovviamente circolare 24 ore su 24 senza limitazioni orarie.
Ma non è tutto, perchè i percorsi possono essere programmati e modificati in tempo reale via cloud. Gli amministratori possono visualizzare in background i percorsi pianificati e lo stato di guida automatica. Possono effettuare controlli sul posizionamento del veicolo, sullo stato delle singole corse ed eventualmente fornire un supporto a distanza.
Il futuro è dei bus autonomi?
I bus elettrici a guida autonoma rappresentano il Santo Graal delle aziende di trasporto pubblico. Come abbiamo accennato non necessitano di conducenti, funzionano a qualsiasi ora, non hanno problemi di distrazione o stanchezza del guidatore, non subiscono scioperi. A pensarci bene è quello che già succede a Milano ed altre città, con le linee della metropolitana senza conducente.
Ma i bus autonomi possono essere davvero utilizzati ovunque? No, perchè abbiamo visto come sia facile fermare e vandalizzare le auto a guida autonoma, con casi eclatanti accaduti negli Stati Uniti. E a giudicare dai comportamenti di molti sui mezzi pubblici, anche in Italia, difficilmente un mezzo a guida autonoma potrà essere utilizzato senza mettere in conto danneggiamenti vari. Senza parlare di eventuali challenge su TikTok, che rappresentano il peggio dell’intelligenza umana.
Troppo bello per essere vero, il futuro passa anche dalla civiltà delle persone e, ad oggi, mezzi pubblici che girano senza un controllo umano non sembrano essere applicabili nei nostri centri urbani.
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