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Brescia sperimenta il primo car sharing a guida autonoma d’Europa

A Brescia parte la sperimentazione del car sharing autonomo con Fiat 500 elettriche: mobilità sostenibile e innovazione urbana.

A Brescia prende vita il primo progetto europeo di car sharing con auto a guida autonoma, un’iniziativa pionieristica che unisce innovazione tecnologica e sostenibilità. La sperimentazione, lanciata da A2A in collaborazione con il Politecnico di Milano e parte del programma di ricerca del MOST (Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile), mira a rivoluzionare la mobilità urbana.

Una Fiat 500 elettrica è stata scelta come protagonista di questa avanguardia tecnologica: l’auto è in grado di raggiungere autonomamente il cliente, consentirgli di guidare fino a destinazione e poi spostarsi in autonomia verso un parcheggio, una stazione di ricarica o un nuovo utente.

Un nuovo paradigma per la mobilità urbana

Il progetto si propone di affrontare due sfide fondamentali delle città moderne: la congestione del traffico e la decarbonizzazione. Grazie all’integrazione tra le potenzialità della guida autonoma e del car sharing, si intende ridurre il numero di veicoli in circolazione, ottimizzare l’uso dei mezzi e migliorare la sostenibilità dei trasporti urbani.

Studi recenti dimostrano che le auto private restano inattive per il 95% del tempo e percorrono in media solo 10.000 chilometri all’anno in Europa. L’adozione di un modello simile potrebbe non solo ridurre le emissioni, ma anche promuovere un uso più efficiente dei veicoli. Le potenzialità della guida autonoma combinate a quelle del car sharing possono favorire l’efficientamento degli spostamenti, la fluidità del traffico, un trasporto più sicuro e sostenibile e un progresso nella decarbonizzazione delle città.

La sperimentazione, autorizzata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Comune di Brescia secondo le direttive del decreto ministeriale “Smart Road”, coprirà fino a novembre 2025 una vasta area urbana, inclusi il centro storico e i quartieri circostanti.

Saranno effettuati uno o due test su strada ogni mese, monitorati da un supervisore a bordo del veicolo, come previsto dal DM70/2018, e supportati da una control room dedicata presso la sede A2A. Una safety car accompagnerà inoltre ogni prova per segnalare agli utenti della strada la presenza di un veicolo autonomo.

L’auto del futuro: tecnologia e sicurezza

Il cuore del sistema è il kit “robo-driver” sviluppato dal Politecnico di Milano, che include sensori avanzati, attuatori, unità di calcolo e algoritmi di intelligenza artificiale. Questo setup consente all’auto di imitare il comportamento di un conducente umano, garantendo precisione e sicurezza durante la guida.

500 elettriche, capaci di operare a bassa velocità (fino a 30 km/h), possono autonomamente consegnarsi agli utenti, parcheggiarsi o dirigersi verso una stazione di ricarica. I costi del kit, sono relativamente contenuti, oscillando tra i 10.000 e i 15.000 euro, e il sistema può essere installato su qualsiasi vettura.

Un ulteriore elemento distintivo del progetto è il sistema di ricarica wireless (WPT), sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di Energia del Politecnico. Il prototipo da 7 kW consente di ricaricare la batteria senza intervento umano, migliorando l’efficienza del servizio e supportando l’autonomia del veicolo.

Prospettive future

La fase di test consentirà di valutare le performance del sistema e di elaborare un business plan per un’eventuale implementazione su larga scala. Sarà necessario arrivare ad almeno 30 veicoli per rendere il progetto pienamente operativo, considerando il car sharing a guida autonoma come un‘opportunità per il futuro della mobilità urbana italiana.

Grazie alla sinergia tra A2A, Politecnico di Milano e MOST, Brescia potrebbe davvero diventare la capitale europea del car sharing a guida autonoma, trasformando un’idea innovativa in una realtà concreta per le città del domani.

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