Il TAR di Milano ha accolto il ricorso di Assopetroli-Assoenergia e Grandi Reti contro il Comune di Milano, il quale lo scorso Novembre 2020 fa tramite il nuovo Regolamento sulla qualità dell’aria voleva obbligare tutti gli impianti di distribuzione di carburante del territorio comunale a installare le colonnine.
Un provvedimento che a noi era risultato subito fuori luogo, e siamo contenti di sapere che anche il TAR si è espresso contro una decisione del genere.
Le motivazioni del TAR contro il Comune
Secondo il TAR, il provvedimento non era stato prima condiviso con i diretti interessati e, soprattutto, non teneva conto di alcuni fattori critici, quali:
- L’importante costo da sostenere da parte delle aziende;
- La scarsissima redditività del servizio di ricarica;
- Il problematico ritorno dell’investimento;
- L’assenza di un parco circolante che giustificasse un onere indifferenziato sull’intera categoria, a prescindere da ogni valutazione qualitativa.
Inoltre, i distributori privi di spazio adeguato, ovvero la maggior parte all’interno del comune, erano obbligati a individuare un luogo alternativo per l’installazione dei punti di ricarica.
Per questi motivi, il TAR ha ritenuto “irragionevole far gravare sugli esercenti il costo, economico e sociale, della transizione all’elettrico”, senza distinzioni e senza valutazione della domanda. Comunque, Assopetroli-Assoenergia e Grandi Reti, che rappresentano la filiera protagonista di questa transizione, auspicano al più presto una ripresa del dialogo costruttivo tra Amministrazione e attori industriali.
Meglio la spontaneità
Ci teniamo a ribadire, come sempre, che noi non siamo contro l’elettrico. Siamo, ancora una volta, contro decisioni imposte senza criterio e con lo scopo che sembra essere solo il parlare bene, ma mancare di praticità.
Ci sono, comunque, numerosi benzinai che hanno deciso spontaneamente, perché credono nella causa e grazie ad accordi tra azienda madre e operatore energetico, di installare delle colonnine presso le loro sedi, in alcuni casi anche gratis. E finché viene fatto per una scelta personale, non c’è nessun problema.
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