La durata delle batterie delle auto elettriche è sempre stata un tema centrale nella transizione verso la mobilità sostenibile. Uno studio condotto da P3, in collaborazione con la startup Aviloo, ha analizzato i dati di oltre 7.000 auto elettriche, dimostrando che il degrado delle batterie è molto più lento di quanto si temesse inizialmente.
Secondo i risultati, qui in dettaglio, la perdita di capacità è accelerata nei primi 30.000 km, con una riduzione dello State of Health (SoH) dal 100% al 95%. Successivamente, il tasso di degrado rallenta, con un SoH medio del 90% a 100.000 km. Tra 200.000 e 300.000 km, la capacità residua si stabilizza attorno all’87%, ben al di sopra del limite del 70-80% garantito dai produttori.
Prestazioni stabili anche con elevati chilometraggi
I dati raccolti da P3 e Aviloo mostrano una notevole affidabilità delle batterie nel lungo periodo. Anche con utilizzi intensivi e profili d’uso differenti, quasi tutte le auto analizzate nella flotta P3 presentano una capacità residua superiore al 90%.
Tuttavia, lo studio evidenzia che i dati relativi alle auto con oltre 200.000 km sono meno numerosi, a causa del limitato numero di esemplari che hanno raggiunto tali chilometraggi. Questo può influenzare leggermente l’accuratezza delle analisi per distanze così elevate.
Garanzie e valore residuo
Per rassicurare i clienti, i produttori offrono garanzie estese sulle batterie delle auto elettriche, generalmente fino a 8 anni o 160.000 km, con la promessa di una capacità residua del 70-80%. Durante il periodo di garanzia, il valore residuo di un’auto è influenzato principalmente dalla condizione della batteria.
Dopo la scadenza della garanzia, il valore dell’automobile potrebbe diminuire più rapidamente, in quanto la capacità residua diventa un fattore critico per i potenziali acquirenti.
Lo studio sottolinea l’importanza di fornire dati trasparenti ed affidabili per combattere le paure legate alla durata delle batterie. “Le informazioni errate possono ostacolare l’accettazione delle auto elettriche” afferma P3. La diffusione di dati realistici può rafforzare la fiducia dei consumatori e accelerare l’adozione di questa tecnologia.
Fonte: Ecomento
