Io guido un’auto elettrica quotidianamente, ma ad amici e conoscenti racconto sempre che fino all’ultimo sono stato indeciso se prendere un diesel, che reputo comunque per le mie esigenze una delle motorizzazioni più interessanti. Mazda ha scelto Girona, vicino a Barcellona, per lanciare il suo nuovo 3.3 diesel dell’ammiraglia CX-60 (qui la prova del plug-in). E io ho deciso di approfittare di tutto questo tempo di guida per esplorare i dintorni di Barcellona fino ad arrivare in Francia e tornare indietro.
Come accade sempre sono arrivato a Malpensa prestissimo. E per avere sempre un po’ di Danimarca con me mi sono mangiato un Kanelsnegle, meglio noto come Cinnamon Roll.
Questo sono io sul volo Easyjet. L’espressione “piena e rasa” è dovuta al ritardo accumulato.
Ma anche alla consapevolezza che essendo io così alto non starò mai comodo su un aereo. Soprattutto se low cost…
Comunque alla fine siamo persino riusciti a decollare. Un volo tranquillo a parte qualche minima turbolenza (strano, per me).
L’atterraggio è stato un ritorno al passato: non sentivo un applauso da anni, perché da anni non viaggiavo insieme a una scolaresca.
Dopo l’atterraggio, abbiamo iniziato il nostro tour. Col 200 CV perché ci piace essere umili.
Finiture come sempre ottime, un bel mix tra pelle, metallo e policarbonato ben trattato.
All’improvviso una gioia selvatica: io che non mi lamento che dietro ci si sta scomodi.
La qualità si percepisce anche dall’assemblaggio. Questo giochino per me è un anti-stress, ma non fatelo in loop.
C’è anche garanzia di qualità dell’audio. Non lo dico io quanto Gianluca che di solito è decisamente più puntiglioso.
C’è anche una presa schuko insieme alle USB-C. Di solito si trova sulle elettriche o ibride ma fa piacere vederla.
Prima di partire, è d’obbligo mettere i bagagli dietro.
(Backstage biondo)
E poi check per verificare che sia davvero diesel.
E anche che sia un 3.3. Guardate quanto è grande, in Europa motori così sono sempre più rari!
E via che si va! Questa è la prima Mazda con cruscotto interamente digitale, e quindi con una sua animazione.
Dentro è un salottino, ma già questo 200 CV spinge bene. Si sente che è più leggera della PHEV e anche meno ingessata.
Le dimensioni sono impegnative, anche se non è tra le auto più grosse che abbiamo guidato. Però le telecamere aiutano molto in manovra.
Non male le strade, e anche il tempo è stato clemente
Finito il primo round, si resta sempre sul 3.3 diesel, ma provo la versione da 254 CV, 249 in Italia.
Stavolta, però, esco dagli schemi e decido di sconfinare: si va in Francia!
Verso la Francia, sognando l’America…
Comunque c’erano 20° e io avevo ancora su il maglione
L’incremento di potenza non è eccessivo, ma si sente molto. Il motore è ben più reattivo e sopporta meglio il peso della CX-60.
Non sono servite né molte canzoni né molti argomenti di conversazione per arrivare al confine francese…
…per poi uscire dall’autostrada, rientrarci e tornare indietro
E mentre da noi ancora discutono sulla Torino-Lione, qui non si sono fatti troppi problemi a tagliare i Pirenei per l’autostrada
Bello tutto, ma è ora di fermarsi. E l’hotel accoglie molto bene
Non ho capito se sono io bravo a fare le foto o l’hotel si presta allo stile da rivista
La piscina nella quale non ho nuotato (sigh)
Camera niente male
All’improvviso il letto, ma meglio starci lontano
Ho tipo 10 minuti per fare tutto, doccia compresa e fortunatamente molto invitante
Momento conferenza stampa, doppia.
E finalmente, cibo! Si parte con Gazpacho, gamberi e crema di Avocado
A seguire bistecca di vitello con crema di funghi e patate
E il dolce: gelato, cioccolato bianco e fragole.
Curiosamente la cena è finita presto, e ne ho approfittato per salire in camera: troppo stanco.
Dato che non c’è sempre la vasca ne ho voluto approfittare: bagno più serie TV
Più seriamente, quello che invece ricordo sono tutte le sensazioni positive che avevo avuto nella prova della CX-60 plug-in ibrida, che potete trovare qui.
Mazda CX-60, è un’auto che con le due motorizzazioni diesel mild hybrid, oltre alla plug-in hybrid appena citata, può sicuramente dire la propria. Certo, le dimensioni non ne fanno un’auto prettamente cittadina. Parliamo di una lunghezza di ben 4.740 mm, larghezza 1.890 mm ed altezza 1.682 mm. Da considerare che il passo arriva a 2.870 mm, quindi all’interno c’è davvero spazio per tutti.
Probabilmente ai fanboy dell’elettrico non sarà piaciuta la foto del bocchettone del diesel, ma la realtà di oggi è che entrambe i motori da 200 e 249 CV fanno della CX-60 una vera auto da chilometrista, con viaggi autostradali anche lunghi che si fanno in scioltezza, e soprattutto senza perdite di tempo cercando le colonnine o stando fermi almeno mezz’ora alla volta per la ricarica elettriche. In attesa di poterla provare più a lungo, con un occhio particolare ai consumi reali, non ci resta che citare i prezzi.
La Mazda CX-60 con motore e-Skyactive D 200 CV RWD 8AT M Hybrid Boost 48V costa tra 49.900 € e 57.700 € a seconda delle versioni, mentre la e-Skyactive D 249 CV AWD 8AT M Hybrid Boost 48V viene proposta con prezzi tra 55.550 € e 61.200 €.
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