Baidu, il “Google” cinese, ha lanciato questa settimana a Guangzhou, in Cina, un programma pilota di Mobility-as-a-Service . Il programma integra molte diverse piattaforme di veicoli autonomi, che utilizzano la guida autonoma Apollo della quale avevamo parlato in occasione dell’accordo con Geely. I cittadini di Guangzhou possono utilizzare app integrate per accedere a robotaxi, navette automatiche, autobus a guida autonoma e persino robot poliziotto autonomi.
Come riportato da Forbes, Baidu vola verso l’integrazione dell’ampia gamma di piattaforme per veicoli supportate dalla sua tecnologia di guida autonoma Apollo. Il progetto Apollo vanta 210 partner globali sia cinesi sia occidentali, come BMW, Ford e Toyota. Sotto sotto c’è la volontà di far diventare Apollo uno standard open source per la guida autonoma.
I numeri del servizio che parte a Guangzhou non sono alti, considerando la popolazione della città di quasi quattro milioni di abitanti, ciò che invece impressiona è la diversità delle tipologie messe in campo. Si parla infatti di una quarantina di mezzi tra robotaxi, navette Apolong, robobus King Long, e il cosiddetto robot di pubblica sicurezza Apollocop.
Un dispiegamento di mezzi, si badi bene, connessi tra loro in modo che i cittadini possano usufruirne in maniera semplice e rapida. Se dal punto dell’utilizzo tutto sembra filare liscio, è chiaro che se la gestione viene effettuata da una società che ha come obiettivo essere un motore di ricerca, l’utilizzo per altri scopi è praticamente garantito. E’ qui che si giocherà in futuro la vera battaglia tra la guida autonoma “centralizzata” e quella affidata al singolo veicolo.
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