La rete Ionity, il servizio di ricarica rapida per le auto elettriche nato come progetto europeo come joint tra diverse case automobilistiche, ora vede un nuovo partner strategico e azionista: Hyundai Motor Group. Il colosso sudcoreano, quindi, continua la sua transizione verso il progetto di ridurre completamente le emissioni, dalla produzione del veicolo, al suo utilizzo, alla sua ricarica.
La rete Ionity sempre più orientata a conquistare l’Europa
Dopo Ford, Volkswagen Group (compresi Audi e Porsche), Daimler e BMW, anche Hyundai Motor Group diventa azionista della rete Ionity, la rete di ricarica ad alta potenza già leader del settore in Europa. Con la sua partecipazione, il gruppo automobilistico coreano permetterà alla joint venture paneuropea di espandere la sua rete di ricarica sulle autostrade europee, in modo da promuovere e incentivare la mobilità a zero emissioni, nonché togliendo l’ansia di rimanere a piedi.
Ionity, come abbiamo avuto modo di conoscere noi stessi, si distingue dalle altre colonnine di ricarica: prima di tutto, perché usa lo standard europeo CSS (Combined Charging System); in secondo luogo, e questo è l’aspetto più interessante, è che usa energia prodotta unicamente e completamente da fonti rinnovabili. Una scelta sensata e coerente con chi sceglie di guidare elettrico, che così ha modo non solo di viaggiare a zero emissioni, ma anche di rimanere sempre Carbon Neutral se ha modo di ricaricare sfruttando la rete Ionity.
Per Hyundai, questo è un grande passo, che rientra nella volontà di connettere strettamente il prodotto e l’esperienza del cliente, impegnandosi nella fornitura di soluzioni a 360° in modo da agevolare e semplificare il passaggio alla mobilità sostenibile.
Grazie alla partecipazione di Hyundai Motor Group, uno dei gruppi automobilistici più in crescita e con una gamma elettrica ed elettrificata sempre più ampia, la rete Ionity avrà modo di raggiungere più velocemente zone d’Europa che ancora non sono coperte dalle sue colonnine. Una rete che immaginiamo essere destinata ad aumentare, con l’intervento di sempre più investitori.
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