Extreme E 2021

Nuovo Calendario Extreme E: Sardegna e Regno Unito le tappe finali

Svelata la fase conclusiva di Extreme E

Extreme E è la competizione di fuoristrada elettrici che noi abbiamo iniziato a seguire fin dall’annuncio e che, al momento, ha visto concludersi tre dei suoi “Prix”: quello di lancio, in Arabia Saudita; quello a Lac Rose, in Senegal; e l’Arctic X Prix groenlandese. A causa del COVID, sono stati cancellati gli ultimi appuntamenti in Sudamerica, e ora il Nuovo Calendario Extreme E è pronto per farci sapere dove si concluderanno le gare.

Già dall’Arctic X Prix sapevamo che la prossima gara si terrà in Sardegna, il 23 e 24 ottobre. Vediamo cosa prevede il Nuovo Calendario Extreme E.

Nuovo Calendario Extreme E: l’Island Prix in Sardegna

Il 23 e il 24 ottobre 2021, quindi, i 9 team partecipanti alla manifestazione sportiva più “green Oriented” di sempre (almeno nelle intenzioni) arriveranno in Italia a bordo della nave St. Elena, che trasporta tutto l’equipaggio compreso il team di ricercatori che ha il compito di analizzare come il cambiamento climatico sta influendo negativamente sull’ecosistema marino. Chissà che non incontrino James May, in giro per tutta l’Italia in occasione del suo prossimo programma.

Extreme E Arctic Prix

La scelta rimane in linea con lo scopo di Extreme E, che da una parte è quello di assicurare tanto divertimento in terreni molto difficili; dall’altra andare a gareggiare in zone particolarmente colpite dal cambiamento del clima. L’isola mediterranea, lo sappiamo bene, deve affrontare sempre più spesso, in estate, incendi violenti che ne sconvolgono il suolo e ne devastano le colture, con i record che si sono raggiunti proprio nel 2021.

Il “Jurassic X Prix” concluderà la prima edizione

Dal clima mediterraneo a quello britannico: il nuovo calendario Extreme E prevede che la prima edizione si concluderà in Regno Unito, con il “Jurassic X Prix”, che si terrà il 18 e il 19 dicembre del 2021 a Bovington, nella contea di Dorset.

Di tutte, forse questa è la scelta meno comprensibile, anche se certamente necessaria. Anche se gli organizzatori hanno motivato il Regno Unito, ben distante dalla “missione di correre in luoghi remoti e lontani“, come utile per dimostrare che i problemi climatici stanno “letteralmente accadendo nei nostri cortili“, è chiaro che il motivo principale risulta la pandemia di Covid, che se in Europa è abbastanza sotto controllo, nei luoghi estremi, come appunto il Sud America, ancora no.

Capiamo quindi l’esigenza di adattare il campionato alla pandemia, e non potendolo ambientare in Lapponia perché sarebbe stato troppo simile all’Arctic X Prix groenlandese (oltre che impossibile, a dicembre, quando è sempre buio), forse il Reame di Elisabetta II è risultato il giusto compromesso. Anche perché non mancherà il fango, e quindi nuove situazioni che metteranno in crisi i fuoristrada Odyssey con cui corrono i giocatori.

Nel frattempo, però, non vediamo l’ora di goderci la tappa italiana!

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